giovedì 9 ottobre 2014

Regali originali per bimbi

Ne avevo già parlato  qui.
La mia migliore amica ha partorito,
una bimba bellissima come la madre.
Io che sono la "zia pazza" ho fatto tutti i kilometri che ci separano
per salutarla da vicino,
correndo in aeroporto, ma senza fortuna
e sfidando compagnie aeree, stazioni e automobili,
fino a quando non sono riuscita a portarmi in quel della casa della famigliola felice.
Come da tradizione, ho fatto impazzire tutti per assecondare la mia grande fissazione:
L'Originalità!!!!
Ecco quindi 2 dei miei regali alla adorabile piccola:

Non ci crederete, ma riuscire a comprare 7 magliette uguali da 0 a 7 anni 
è stata un'impresa difficilissima.
Ho rischiato l'intervento dei servizi di igiene mentale, delle forze dell'ordine 
e anche un paio di sfanculamenti,
perchè anche se non ci avete mai fatto caso, 
l'abbigliamento per bambini si divide tra "newborn" e "baby".
Cioè sono entrata in mille negozi chiedendo vestitini uguali 
per tutte le taglie e in risposta ho ricevuto
facce sbigottite e osservazioni assurde, 
nonchè proposte di combinazioni lontanissime dalle mie esigenze.
Alla fine ci sono riuscita grazie ad un noto marchio che inizia per PRE.
Ho piegato le magliette, l'una nell'altra e poi ho preparato 
dei bigliettini con numeri da 1 a 30 e con i mesi di aprile e settembre, 
per fare in modo che le taglie combaciassero ai periodi di crescita.
Li ho fatti estrarre alla mia amica, e alla fine, per 7 anni il 24 aprile,
faremo una foto sempre nella stessa posa con questa maglietta 
alla piccola, che poi messe in fila, faranno un timelapse con i suoi cambiamenti.


Poi non poteva mancare la torta di pannolini, realizzata solo per me,
da misspatty che oltre ad aver capito immediatamente i gusti miei e della mia amica,
ha creato questa meraviglia semplice e di grande effetto.
Per rispetto della privacy non pubblico la faccia della mia amica
quando se l'è vista arrivare a tavola a fine cena,
ma posso garantirvi che siamo al limite del commovente.

E così, benvenuta ad una nuova bimba, ad una nuova mamma,
ad un nuovo papà e soprattutto ad una nuova zia,
che non vede l'ora di inventarsi qualcos'altro per assecondare la sua pazzia.

giovedì 11 settembre 2014

10 cose da fare prima di morire



Avete presente quando siete per strada e avete il tempo
o non so, l'ispirazione di guardarvi intorno?
Non succede sempre, perchè spesso in realtà
state pensando ai fatti vostri,
alle volte proprio fisicamente non c'è spazio nel cervello per stimoli esterni.
Io quando sono in giro, l'unica cosa che noto fisso,
sono i vecchietti.
Ogni volta mi domando, che vita avrà fatto questo?
Cosa penserà la signora sulla panchina, accompagnata dalla sua badante?
(cosa pensa la badante, a parte "che palle questa, con questo sguardo perso nel vuoto,
e manco una chiacchierata ci posso fare, ecc. ecc",  credo lo penserei anch'io al posto suo).
Insomma, per dire, io vedo un sacco di gente vicina al capolinea che cerca di sopravvivere.
Tra questa gente quella che mi colpisce sempre sono le nonnine che parlano da sole.
Se immagino la mia vita tra un tot,
e manco tanto lontano, mi immagino così:
secca, con quel tantinello di gobba, le mani nodose,
e che parlo, parlo, parlo...
da sola, o che so, alle piante, alle colonne, ai tavolini.
Allora, ho pensato che, prima che arrivi la falce,
voglio essere un pò martello (e noterete la fine citazione politica
che però, appunto, aveva senso solo all'epoca mia!)
e concedermi cose che non ho ancora fatto,
per farle come non ci fosse un domani
che forse, in effetti potrebbe non esserci, all'epoca in cui avverranno questi fatti.

Segue solita inutile lista in 10 punti:

1) Andare ad Ibiza,ubriacarmi, drogarmi, ballare,
girare seminuda per strada come fosse normale
nonostante nè l'età nè il fisico mi consentano di non essere ridicola.

2) Andare a CapoNord in macchina,
attreversando mezzo mondo, sola,
raccogliendo gente lungo il cammino

3) Imparare almeno altre 2 lingue,
ma non nel senso di sapere 3 parole sempre utili.
Proprio nel senso di poter parlare anche con una pianta
o un tavolino, però in francese oppure in spagnolo.

4) Vedere tutti i film di, in ordine sparso:
Antonioni, De Sica padre, Fellini, Wenders
qualche regista coreano e qualcuno cinese

5) Riuscire a leggere per intero un altro libro di Fabio Volo,
che all'epoca potrebbe essere diventato pure un pò peggio,
quindi un sacrificio vero e proprio

6) Tornare in India, però senza tutte le vaccinazioni,
e fotografare ogni angolo di strada e ogni tempio,
e farmi le foto con i bambini.

7) Fare almeno un lancio in paracadute,
perchè se non lo provi, non sei nessuno
e tutti quelli che l'hanno fatto ti dicono "non puoi capire".

8) Visitare la tomba di Michael Jackson,
che avete voglia a dire, ma morto lui,
nessuno ci è ancora riuscito, ad arrivarci.

9) Telefonare a Paolo Sorrentino,
per dirgli che oltre a fare dei bellissimi movimenti di macchina,
nei suoi film non c'è altro da vedere. E che il suo libro l'ho letto
e per essere un regista, ha fatto degli errori di edizione gravissimi.

10) Fare la Rivoluzione.

Ora naturalmente potrei scrivere per ore,
ma il mio metro,mi sa, non è lungo abbastanza.

lunedì 23 giugno 2014

Le domande wikipedia



Continuo nell'ambito del
"sarà capitato anche a voi"
per parlarvi di una grave piaga che affligge
tutte le mamme, da un certo momento in poi,
e anche molte mogli credo,
e che potremmo quindi definire una piaga sociale.
E cioè quelle che io ho denominato:
le domande wikipedia.
Scena tipo di una qualunque casa italiana:
moglie che sbriga faccende fondamentali per la sopravvivenza della specie,
marito che sbriga oscure faccende fondamentali per non si sa chi,
tipo la formazione del fantacalcio o l'ultimissimo aggiornamento del calcio mercato,
figlio/a/i che sbrigano giustamente i fatti loro.
Marito: "Amore, ma poi, alla fine la Seredova, sta con un altro?"
Moglie: "........chi?" .......
Marito: "No perchè mo leggevo di Buffon....."
Moglie: "....chi?....."

Oppure

Marito: "Ma poi l'hanno trovato l'accordo per la legge elettorale?"
Moglie: ".....eh....guarda....in realtà...."
Marito: "No, perchè ora vedevo che Renzi....."

Oppure

Marito: "Ma il nuovo film di vattelappesca è con ciccinoformaggino?"
Moglie: "Perchè? Vattelappesca ha fatto un nuovo film?"
Marito: "Si, con l'attore che ha fatto quel film nel 1423...., hai presente quel film?

Naturalmente nel mentre di queste brillanti conversazioni,
il mondo si muove, bimbi nascono, vecchi muoiono,
i tuoi vicini di casa si scannano,
e le farfalle del Peloponneso sbattono le ali,
e te, serafica, continui a provvedere alla sopravvivenza della specie,
e tuo marito ad occuparsi di cose fondamentali quali i risultati dei Roland Garros del 1998.

Altra scena, stesso set.
Casa.
Tu sempre intenta nelle attività minime di sopravvivenza:
Figlia: "Mamma, ma perchè l'ombra alle volte è lunga e alle volte è piccola?"
Mamma: "....amore...eh, sai....dipende dall'orario....mmmmhhhh"
Figlia: "e perchè l'orario? che c'entra l'orario?"

Oppure

Figlia: "Mamma, perchè la maestra, non si mette mai i pantaloni?"
Mamma: "Amore....forse...."
Figlia: "Ma tu dici che i pantaloni sono più comodi, lei vuole stare scomoda?"

E così di seguito, a go go, per tutto il tempo che passate insieme,
tu, lui, lei, loro.
Si va dal gossip spicciolo, alle domande di fisica, chimica,
politica, diritto, economia, e se proprio ti va bene,
può capitarti anche una materia della quale sai anche solo una cosa,
e per la quale potresti essere in grado di formulare una risposta.
Può capitare.
Sfortunatamente, però,
a me non capita.




giovedì 19 giugno 2014

Quando una nasce gnocca!



Da un pò di tempo campeggiano per le nostre strade
alti e giganteschi come le nubi nere dei giorni scorsi

dei manifesti di una notissima marca di abbigliamento marinaresco
e robe varie.
Il cartellone in questione è una semplicissima foto,
di una ragazza mora, scura di carnagione,
del peso specifico di circa 30 grammi, tette esluse,
con gambe sode, pancino piatto,
chioma fluente e se non erro un filo intorno alla fronte,
ma potrebbe essere che me lo sono immaginato.
Comunque, ogni volta che incrocio stò cartellone,
che io stia, come spesso accade, divagando con la fantasia,
o stia, come più sovente ancora succede, parlando al telefono, 
guidando, organizzando vite altrui, dimenticando di organizzare cose fondamentali,
possibilmente tutto insieme,
insomma qualunque cosa io stia facendo nel mentre,
passo, vedo la foto e mi si spalanca in automatico la mascella.
Stà ragazza della foto, non so come si chiami e quanti anni abbia
è di una bellezza che quasi ti fa venire i nervi.
Ora, faccio outing.
Io peso circa 100 grammi incluso ciò che resta delle mie tette
e il milionedimilioni di capelli che si ostinano a riprodursi
sul mio cuoio capelluto, 
nonostante ne perda come pollicino le briciole di pane.
Eppure, non indosserei mai quel costume,
e non perchè non sia appunto, magra abbastanza,
ma proprio perchè come sta a lei, in quella foto,
non potrebbe mai stare a me, e credo a nessuna
delle donne, per quanto gnocche, che conosco.
Cioè io con quel costumino, sarei la pantomima della tipa
soda e abbronzata della pubblicità.
Se mettessimo una foto mia, accanto alla sua,
potremmo fare uno di qui confronti tipo
"prima e dopo la cura"
Allora, sempre nell'ambito della rubrica, 
che lancio oggi e che intitolerò,
"aiuta un pubblicitario a stare al mondo"
Vorrei dire a chi organizza quelle campagne
che forse dovrebbero cambiare target.
La prossima estate, cercate delle mamme blogger,
regalate loro un costumino e fotografatele mentre sono in spiaggia.
A fare castelli di sabbia, gonfiare e sgonfiare braccioli,
comprare acqua, succhi, ghiaccioli,
asciugare moccioli, inventare storie, 
e ballare solo baby dance.
Poi alla fine della campagna, mandateci i dati di vendita.
Secondo me vincete qualunque concorrenza!


mercoledì 11 giugno 2014

I miei vicini


Allora,
scrivo raramente cose personalissime, tipo come mi vesto,
quali scarpe mi piacciono, o che canzone canto sotto la doccia
mentre cerco di domare i miei miliardi di capelli.
E così, per riparare, vi parlerò del mio mondo.
Cioè del mio Paese.
Cioè della mia Città.
Cioè del mio Quartiere.
Cioè della mia Strada.
Ovvero.
Del mio palazzo.
E più precisamente della sua peculiarità.
Gli abitanti.
Scendi la mattina?
Li becchi fuori al palazzo.
Torni la mattina?
Lì li trovi.
Esci il pomeriggio?
Puntuali, staranno lì.
Torni il pomeriggio, la sera?
Indovinate?
Nelle giornate in cui esci di casa più di una volta
buongiorno e buonasera e arrivederci come piovessero.
Non sarebbe un problema,
se non fosse che casa mia,
dire che è un piano ammezzato è farla alta,
e quindi in pratica è come averceli a tavola,
con te, mentre scrivi un post o cerchi di approfondire un argomento X.
E parlano, parlano, parlano.
Che cosa avranno da dirsi 10 ore al giorno?
Politica, economia, grandi sistemi....
"L'euro? Se torniamo alla lira, io prendo un milione e cento di pensione..."
"Grillo? Eh è una grande rivoluzione, se vince lui, allora vedi come
le cose cambiano..."
"Ai tempi mia....tutti sti indiani nun c'erano mica,
so' loro che sporcano"
Insomma un concentrato di banalità,
seduto fuori alla mia finestra.
E voi penserete che, in fondo, siano tipo soldati a guardia del fortino.
E invece, ovviamente, sedute con loro,
le arcinote 3 scimmie, nonvedo,nonsento e nonparlo,
(la terza ribattezzata parlosoloperfarprendereariallegengive).
Oppure penserete che, tutto sommato,
a non dare troppa confidenza, si sia salvi.
E il problema è che io,
già "strana" per loro, dato l'assetto familiare inusuale,
ho una figlia radio, che non può esimersi dal raccontargli
ogni giorno un dettaglio in più della nostra vita privata.
E la mia buona educazione,
mi inchioda e mi obbliga ogni volta
a grandi sorrisi simil paresi facciale.
Io ne ho pensate diverse,
tra cui il ddt, un t.s.o. e una doccia fredda.
Invece ogni volta passo,
saluto, sorrido
e dentro di me penso:
ecco lo specchio di questo paese.
Mentre qualcuno si preoccupa perchè non riesce a capire
cosa intendesse dire Hegel,
Qualcun' altro non si preoccupa neanche
di farsi una domanda, se non completamente inutile.






martedì 3 giugno 2014

Breve sunto della mia vita



Nascita
Infanzia stitica ma felice
Bimba intelligente
Punte e mezzepunte
Vacanze
Ciclo
Ragazzina
Sembra più grande
Amore non corrisposto
Disperazione d'amore
Fine amore
Divertimento
Molto divertimento
La ragazza è intelligente, ma non si applica
Politica
La ragazza è intelligente, ma scapestrata
Divertimento
La ragazza è intelligente, ma esagera
Divertimento
Università
Amore
Grande Amore (anche detto servizio militare perchè è durato 1 anno)
Dolore
Molto dolore
Perchè non mi vuole più?
Lavoro
Università
Lavoro
Università
Lavoro
La ragazza è volenterosa e si impegna
Lavoro
La ragazza farà strada
Lavoro
La ragazza è brava, può accedere al prossimo turno
Lavoro
Amore,
Sei l'amore della mia vita, ma....
........
Lavoro
Oh ma questa è proprio brava!
Viaggi
Sei l'amore della mia vita, ma....
........ Lavoro
Lavoro
Lavoro
Divertimento
Viaggi
Lavoro
Sei l'amore della mia vita, ma
.......ma....
Basta ma, Ciao!
Ti amerò per sempre
Lavoro
Lavoro
Divertimento
Ohoh, Houston....
Panza, sempre più panza, sto per esplodere
Taglio
Ehi, ciao, allora eri tu che stavi dentro di me?....sei bellina? sembri bruttina
Allattamento
Traslochi
Svezzamento
Ma come ho fatto a farti così bella, sana e intelligente?
Lavoro
Separazione
Dolore
Barcollo ma non mollo
Lavoro
Trasloco
Altro trasloco
Amore mio, ce la faremo
Stanchezza
Sei una milf
Sono orgogliosa di te
Lavoro
Lavoro
Lavoro
Oh, ma questa da quando è mamma non è più così brava
Amico che diventa Amore
Amore
Gioia
Ti piace questo a mamma? No, fallo dormire sulla sedia!
Risate
Amore
Lavoro
Matrimonio
Lavoro
Lavoro
Orgoglio
Oggi.
Orgoglio.


martedì 27 maggio 2014

diecimila volte (e non sentirle) tnx!

In questi giorni ho festeggiato 10mila visualizzazioni di questo blog!
Per ringraziare chi è passato di qua,
ho chiesto alla mia amica Marinella,
detta anche CINGUA (questo il suo shop su etsy)
di mettermi a disposizione una delle sue creazioni.
E' un pezzo unico, interamente realizzato a mano,
da lei che è il genio dell'handmade.
E poichè lei è una delle mie compagne di risate,
ho deciso che, per ottenerla, dovrete farmi ridere.
Sappiate che una delle battute che non riesco a raccontare
per quanto mi viene da ridere fa:

Una signora per strada ad un signore:
Signore scusate, dove lo devo prendere il tram, per andare all'ospedale?
Il signore: in faccia!
(credo si possa raccontare in qualunque dialetto).

Chi mi racconta la barzelletta più scema,
o mi linka una foto, un'immagine, un commento,
insomma qualunque cosa purchè faccia ridere,
e di solito, come potete capire da voi, 
rido ore per le scemenze più cretine
riceverà direttamente a casa,
con comodo pacco postale,
la creazione artigianale, unica, fatta a mano
e con amore dalla mia amica.
Possono partecipare tutti,
donne, uomini, mamme, papà, attrici, cani,
gatti, amanti, nonne ecc.ecc.
Il giudizio è mio e insindacabile,
però partecipando potrete di certo contribuire
al buon umore della rete,
che è comunque una soddisfazione di suo.
Pubblicherò il 5 giugno il post con la battuta che riterrò più divertente,
quindi fino ad allora, andate di commenti e
segnalate se potete!




giovedì 15 maggio 2014

Bello, Attento a te!




Vietereste ad una persona fortemente miope,
di indossare gli occhiali?
E ad un sordo di portare l'apparecchio acustico?
Oppure ad un diabetico di assumere insulina?
Se la vostra risposta è NO,
sono sicura che vi sconvolgerebbe un pò sapere,
che ci sono tecnologie e metodologie,
atte a favorire il corretto sviluppo
degli studenti con DSA,
che però sono difficilmente utilizzate e messe in pratica
dalla maggior parte delle strutture
che si occupano di far crescere i nostri figli.
La tecnologia, lo sviluppo, la conoscenza di certe materie
ci ha aiutati, come società, ad andare avanti,
a progredire e con questo, ad includere chi
ha uno svantaggio,
all'interno di un processo di "socialità"
che fa bene a tutti.
I bambini con Disturbi Specifici di Apprendimento,
sono spesso, scambiati per bambini pigri,
svogliati, disattenti e lenti.
Anche la più elementare pedagogia, invece,
riconosce nell'accettazione del bambino da parte dell'esterno,
la base per il corretto sviluppo di una autostima,
assolutamente necessaria, soprattutto di questi tempi.
Spesso però, la scuola e le famiglie non sono in grado,
di affrontare quelli che, a causa di una solitudine rispetto alla situazione specifica,
sembrano problemi enormi, e talvolta addirittura insormontabili.
Eppure, le statistiche recenti stimano che 1 bambino su 5,
quindi il 2 su 10, quindi 20 su 100, soffre di Disturbi specifici di apprendimento.
Quindi sembra essere una cosa diffusa.
Bisogna certo dire che, se è difficle per una mamma accettare che un figlio
possa essere "diverso", e se resta difficile per una scuola
sostenere i bambini in un percorso di crescita specifico,
è in parte dovuto al fatto che appunto, i genitori sono troppo soli,
ad affrontare certe situazioni, che invece sono più che risolvibili,
semplicemente sapendo come muoversi.
Per questo è nata:
Attento a te Onlus  un'associazione che si prende cura dei
disagi scolastici e sociali di bambini e ragazzi.
L’associazione vuole essere un punto di riferimento anche e
soprattutto per le famiglie che vivono disagi quali: disturbi
specifici di apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia,
disortografia), bassa autostima, difficoltà psicologiche in
genere, difficoltà genitoriali e gestione dei figli adolescenti.
Con i fondi raccolti dai volontari e dalle famiglie, 
saranno finanziati corsi per formare i bambini/ragazzi ai nuovi tipi di apprendimento, alla
conoscenza e consapevolezza dei DSA.
• Le famiglie avranno a disposizione lo sportello d’ascolto
virtuale : ‘SOS COSA FARE SE?’, pareri di psicologi,
psicoterapeuti, avvocati, logopedisti, tutor e medici in genere.
• Saranno coordinati gruppi di ‘Auto-Aiuto’ che lavoreranno
soprattutto sull’autostima e con informazioni utilissime per
vincere insieme!

Io sono del parere che insieme, sia meglio che da soli.
Io sono dell'idea che se mio figlio fosse miope
e gli negassero la possibilità di indossare gli occhiali,
diventerei una belva!

mercoledì 7 maggio 2014

Sarà capitato anche a voi!

Zum Zum Zum Zum Zum!

Succede anche a voi, vero, di rimanere
affascinate ed interdette di fronte a voi stesse alle volte.
Vero?

Zum Zum Zum Zum Zum!

L'ispirazione per questo post,
mi è venuta in seguito ad una serie di accadimenti bizzarri,
determinati da me medesima,
e quindi massimamente inspiegabili.

Ecco una rapida e come al solito
assolutamente inutile, lista di cose inspiegabili.
Titolo della lista: COME MAI?

1)Come mai, vai a scuola ad accompagnare tua figlia,
e se tu arrivi presto, le altre mamme fanno tardi?
E come mai, viceversa?

2) Come mai, se torni a casa
e per sottofondo, mentre sbrighi le faccende
che si sono accumulate negli anni,
decidi di accendere la tv, il canale è sempre YoYo
e stanno sempre, ma dico sempre,
trasmettendo PeppaPig?

3) Come mai,
nel mentre che sbrighi le faccende,
non cambi canale?

4)Come mai, quando vai, per dire,
alla posta, nella tua borsa, in mezzo ai mille bollettini
si materializzano, cartacce, scontrini, numeri di prenotazione,
disegni, inviti alle feste, biglietti da visita, depliant informativi
e mai, e sottolineao mai, una penna?

5)Come mai, quando decidi
di passare una giornata in tutta tranquillità,
c'è sempre qualcuno che ha bisogno di te,
urgentemente?

Zum Zum Zum Zum Zum!
Sarà capitato anche a voi....
vero?

martedì 6 maggio 2014

Liebster Award, ma non chiedetemi come sia successo!



Non so come sia successo,
ma sono stata nominata da mammagirovaga
per il "Premio amabile blog" aka Liebster award.

Per chi non lo sapesse,
e io non lo sapevo, è una roba che si assegna ai blog piccoli,
cioè a noi che nessuno ci segue, per fare "rete".
Però, è figo essere citata da qualcuno,
e mammagirovaga mi piace, e quindi partecipo volentieri.

Funziona così:
Una/o blogger pone 10 domande a 10 blogger con pochi follower,
il/la prescelta risponde, pubblicando le risposte e a sua volta sceglie 10 blogger
ai/alle quali porre altre 10 domande.
E così via.

Quindi ecco le domande per me e di seguito quelle che faccio io
agli autori dei 10 blog che indico alla fine.
Ad ognuno di loro, infine, comunicherò che li/e ho nominati/e.

Io non credo di scrivere nulla di particolarmente interessante,
anche perchè mi vivo molto poco seriamente come blogger,
però sono sempre contenta di questi incontri in rete
perchè dietro alcune tastiere si celano personaggi speciali.
Buona lettura, a chi vorrà!

1) Mare, montagna o città?
Montagna no, che mi si svuotano le orecchie e mi sento come una fatta a non so cosa.

2) L’ultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta.
Bella domanda.

3) Felicità per te è…
Imparare cose che non so. Salire su un aereo con mia figlia e sentirmi chiedere se le hostess sono le animatrici dell'aereo. Guardare mio marito che ride ad una mia battuta idiota. Vedere i miei amici storici sorridermi quando riusciamo a vederci.

4) Per un giorno puoi fare assolutamente tutto quello che vuoi, senza impegni di nessun tipo. Che cosa fai?
Vado al mare con un libro e me lo leggo dall'inizio alla fine.

5) Quanti caffè bevi in un giorno?
Potrei dirtelo, ma poi dovrei ucciderti.

6) Quale vorresti fosse la meta del tuo prossimo viaggio?
San Francisco. Ma al momento progetto Londra con mia figlia, come promesso
fin dalla sua nascita.

7) Qual è l’ultimo libro che hai letto?
L'aria è ottima (quando riesce a passare) la biografia di Aniello protagonista dell'ultimo film di Matteo Garrone, detenuto, fine pena mai.
 
8) Hai un profilo su Twitter?
Forse una volta l'ho fatto, ma devo controllare, e ora non ho tempo.

9) Cosa non dimentichi mai di mettere in valigia?
Cosa dimentico sempre, mi dirai! Cioè, quando arrivo mi accorgo sempre di aver dimenticato qualcosa di fondamentale.Ma tanto succede a tutti, vero? ;)

10) Qual è il colore più presente nel tuo armadio?
Tutti e tutt'insieme. Come dice mio suocero, non si può andare in giro conciate così! 

E qui di seguito le domande per le mie  blogger:
rispondete sinceramente!
- Se potessi scegliere in chi reincarnarti in una prossima vita, chi vorresti essere?
- Tra essere bellabellabella ed essere intelligente, potendo decidere, cosa preferiresti?
- In una giornata mediamente, quante volte sorridi?
- Appena sveglia, preferiresti un sano buongiorno oppure un' arma qualsiasi da usare a piacimento?
- La canzone che canti sotto la doccia
- Il film che ti piace anche alla centesima visione
- Cosa ti meraviglia ancora?
- Se domani scoprissi di essere diventata ricchissima, che lavoro faresti?
- Qual'era il tuo gioco preferito da bambina?
- Quante volte in una giornata pensi di star diventando uguale a tua madre/nonna/zia?

Ed ecco qui di chi mi piacerebbe leggere le risposte,
per i motivi più disparati, ma soprattutto,
perchè per un motivo o per un altro,
mi piace leggervi e sapere di voi:

RULLO DI TAMBURI per:

Facciamochenoi 
Ilmaritodellosposo 
Pontitibetani
BenedettaGargiulo
Gaia di Fatti Mail
Coniugata.Duefigli
Mammasfigata
Nenè
Tiasmo

e naturalmente

Mammagirovaga
che se vuole può non rispondere,
perchè ha già risposto a tante domande.

Anche se non si vince niente,
ricordate che l'importante è
PARTECIPARE!

giovedì 10 aprile 2014

Cose che ho imparato nella vita - Partecipo al co-blogging

Partecipo a questa iniziativa di co blogging,
scoperta stamattina tramite unamammagreen
che non conoscevo e che ho già inserito nella lista dei blog da seguire.

Dunque alcune cose che ho imparato nella vita:

1) Troppi galli a cantare ritardano l'arrivo del giorno.
Ma molte galline a sculettare potrebbero creare più danni del buio eterno

2) Pharrell Williams ti piaccia o no, non sbaglia un pezzo

3) Per diventare come Shakira serve molto allenamento ed un grande entourage

4) Lavorare molto e correttamente non ti porterà necessariamente al successo o alla ricchezza.
In ogni caso essere a posto con la coscienza resta sempre un buon motivo per farlo.

5) Non si può accettare, mai, e in cambio di nulla, l'offesa alla propria intelligenza

6) Se spieghi a tuo marito 100 volte una tecnica per stendere i panni
 in maniera da non doverli stirare, la 101esima volta te la richiederà. Desisti da subito!

7) Se la tua vita è divisa tra 1000 impegni tutti importantissimi, quello a cui rinuncerai
sarà comunque sempre farti lo shampoo

8) L'idea comune che per fare carriera si debba rinunciare a diventare mamma
è una stron..ata. La carriera è una roba per gente molto ricca, che lavora per sport

9) Quando qualcuno sminuisce la tua importanza, puoi sentirti autorizzata a pronunciare
quella faticosissima parola che inizia con vaffa e finisce con lo

10) Ci sono persone straordinarie sulla faccia della terra, anche se il mondo trama
per farti pensare il contrario

11) La fortuna di avere una cugina figa e delle amiche intelligenti,
è una cosa per la quale si dovrebbe ringraziare il proprio destino tutti i giorni

12) Non tutte le cose che luccicano sono d'oro. Ma alcune si.

13) Se a un certo punto ti passa la voglia di parlare o di ridere, assecondati.
E parti di capoccia!

14) Pensa a quello che dici, ma PRIMA di dirlo. Dopo potrebbe essere tardi

15) Comunque ti siano venuti i figli, sappi che troverai sempre una mamma disposta a dimostrarti,
che c'ha un figlio più figo del tuo.

Ecco qua.
15 inutili cose che ho imparato nella vita.
Grazie a tutte/i quelli che hanno partecipato e parteciperanno.

venerdì 21 febbraio 2014

Frasi stupide che un capo può dirti


Quando diventi mamma
c'è un fattore di pressione sociale
secondo me spropositato
che tende ad interpretare ogni tuo gesto
come legato al tuo nuovo stato di mamma appunto.
Così di seguito, una breve lista
nel solito ordine sparso, di frasi stupide sentite in ambito lavorativo
spesso rivolte a me alle volte ad altre donne:

- Cara mia, devi prendere una decisione:
o fai la mamma o fai questo mestiere.
risposta
Eh in effetti, hai ragione, sai che faccio ora?
prendo mia figlia e la do in adozione
così posso meglio contribuire al fatturato della tua società di me....!

- Amore mio, tu sai che sei la più brava
ma da quando sei mamma, non ti capisco, sei cambiata
risposta
Madddddddaaaaiiiiiii, davvero?
Non sarà che mi hanno sventrata come una triglia
e sono solo 4 anni che non passa una giornata
che il mio corpo non sia toccato, usato come attaccapanni,
come stampella,
come fazzoletto ecc.ecc?
No perchè mi pare strano cambiare in queste condizioni...
in ogni caso, non sarà che la mia maternità serve a giustificare
cha a sto giro in ufficio siamo due in meno?
Che l'ultima volta abbiamo lavorato in 6 e ora siamo in 4
non ce lo metti?
Mi pare che sei cambiato pure tu,
prima mi guardavi le tette ogni tanto...
ah giusto, non ne ho più...
eh sai sono cambiata, un pò si, in effetti.

- Tu sai che ti voglio bene,
ma tua figlia non può essere un mio problema
(questa è la peggiore in assoluto, secondo me)
risposta
figurati se può esserlo per me!
Sai che c'è? In effetti non è un tuo problema,
semplicemente perchè
UN FIGLIO NON E' UN PROBLEMA!
è solo quella PERSONA
grazie alla quale, mi verrebbe voglia di prenderti
a craniate
ogni volta che vuoi far passare per vero
che il tuo budget sia più importante della mia vita.

- Ma che ti frega scusa, di lavorare?
Ora sei mamma!
risposta
Ahhhh, ma quindi non ti è arrivata la notizia
dell'ultim'ora?
Noi sai, perchè,
dopo l'introduzione del suffraggio universale,
a un certo punto,
ma tipo ieri,
anche le donne hanno potuto,
che so, prendere la patente,
scegliere il proprio marito,
parlare ai genitori senza dargli del voi....
ah e poi
anche farsi dei mutui,
pagare delle bollette
l'assicurazione della macchina
e una serie di altre cose che però
mi rendo conto,
hai solo 56 anni forse non ti è ancora arrivata notizia

Fine prima parte.



giovedì 20 febbraio 2014

partecipa ad un film

Vi voglio proprio far conoscere questo progetto
che mi piace moltissimo.
E' nato dall'idea di due colleghe e come sempre quando è possibile
riporto pari pari la presentazione dell'idea tratta dalla
pagina facebook del film/documentario :

"stato interessante è un progetto per un film documentario che vuole parlare di donne che non sono madri, non ancora, forse mai.
Informati e partecipa!
Descrizione
L'IDEA
di Alessandra Bruno

A quando il lieto evento?
Quante volte ti sei sentita rivolgere questa domanda?
Hai tra i 35 e i 45 anni, non hai figli, non li hai ancora, non li vuoi, li vorresti ma non vengono.
L’orologio biologico, ovunque si trovi, ti ticchetta nel cervello come un cronometro.
Oppure no, quello che ticchetta è l’orologio della vicina, perché il tuo l’hai spento dopo qualche notte insonne.
O magari non l’hai mai sentito.
O forse la tua corsa contro il tempo è talmente sfiancante che ormai non ci fai più caso.
Ti accorgi che il mondo comincia ad insospettirsi non vedendoti col pancione.
E anche tu qualche domanda te la fai.

Abbiamo deciso di dare voce e spazio a queste domande realizzando un film documentario che metta a confronto le donne su un tema così profondo e controverso come il desiderio/non desiderio di maternità.

Abbiamo deciso di avventurarci coraggiosamente su questo terreno, tanto impervio quanto vitale. Vitale come la necessità, comune a tutti, di cercare un senso per sé, di autodeterminarsi, di riconoscersi nel proprio percorso, qualunque esso sia. E impervio, come sempre è impervio, porsi dei dubbi, fermarsi a pensare, confrontarsi con sé stessi .
Uno stato interessante insomma, fecondo e capace di generare spunti di riflessione imprevedibili.

IL FILM DOCUMENTARIO
di Alessandra Bruno

Tre donne.
Tre donne senza figli.
Una non ne ha ancora.
Una non ne vuole.
Una non riesce ad averli, ma li vorrebbe.
Tre donne alle prese con un’assenza.

Tre donne tra i 35 e i 45 anni, l’età in cui il ticchettio dell’orologio biologico comincia a farsi sentire, a battere incessantemente il tempo, fino a diventare un cronometro tra te e i tuoi limiti. Tra il tuo corpo e la tua volontà. Tra il tuo desiderio e la tua scelta.

Seguiremo tre donne che non sono madri, non lo sono ancora, non vogliono esserlo o forse non lo saranno mai. Entreremo nella loro vita e attraverso di loro proveremo a raccontare le ambivalenze e le contraddizioni che sempre, a voler veder bene, accompagnano la scelta o meno di mettere al mondo dei figli.

IL VIAGGIO
di Alessandra Bruno e Milena Cocozza

Documenteremo giorno per giorno il percorso alla ricerca delle tre donne che parteciperanno al film.
E pubblicheremo su questa pagina e su altre che apriremo strada facendo le tappe di questo viaggio.
Lo faremo prima di tutto perché consideriamo ogni incontro, ogni donna che vorrà parlare con noi, un'occasione irripetibile di confronto e di conoscenza.
E poi perché speriamo che parlarne, apertamente e liberamente, possa aiutare ad abbattere quello che ancora oggi è considerato un vero e proprio tabù.

Le tre donne che troveremo alla fine di questo percorso, saranno la somma e l’incarnazione di tutte quelle che via via incontreremo lungo la strada.
Tre voci che comprenderanno tutte le voci che avranno voluto farsi sentire.
Anche la tua!

CONTATTACI! STIAMO CERCANDO ANCHE TE!
PARTECIPA!"
Ci trovi su facebook alla pagina stato interessante
oppure
statointeressantedoc@libero.it

Dai dai partecipate!
Altro che quote rosa, qui comincia la rivoluzione!

mercoledì 19 febbraio 2014

Obblighi coniugali sanremesi

 

Tra le domande da porre a tuo marito,
ma prima che diventi tale aggiungerei anche:

- mi obbligherai a guardare il festival di sanremo?

Se avessi posto la domanda per tempo
forse avrei potuto rivedere il concetto di:
1 solo televisore in casa,
obbligo da noi vigente fino a ieri sera.

Così costretta dal coniuge mi sono dovuta subire
l'orrendo spettacolo.
Per fortuna con la scusa che la mattina mi ero svegliata alle 5
su Raffaelle Carrà sono potuta crollare
tra le braccia del mio mai abbastanza adorato Morfeo.

Così ecco un pò di personalissime osservazioni sullo scempio:

- Fazio e la Littizzetto, somigliano sempre più pericolosamente a
Sandra e Raimondo

- I cantanti hanno deciso di aiutare gli spettatori a scegliere il brano
della puntata successiva, presentando una canzone orrenda ed una
radiofonica.

- C'è un pò di Elisa nella canzone di Arisa

- C'è un pò di Lou Reed nella canzone di Frankie Hi Energy

- C'è un pò di Pino Daniele nella canzone di Raphael Galuazzi

- C'è un pò di orrore nel far esibire Raffaella Carrà in playback

- Le soliti sterili polemiche su quanto ha speso la Rai per i presentatori,
quest'anno amplificate anche da Beppe Grillo, sono ormai un
must, almeno quanto le espressioni "bomba d'acqua" e "ingenti danni"
nelle notizie meteo dei tg.

- Sono incredibilmente riusciti nell'intento malefico
di rendere brutte la Cagnotto e la Castà, notoriamente due tocchi di figa.

Aggiungo la domanda alla lista di cose che vanno chieste
prima del matrimonio
e che dovrebbero diventare lo spartiacque
tra un si e un no all' altare.



martedì 11 febbraio 2014

Il Pupo-regalo. 3 idee.

L'altra sera, tra una carezza a mia figlia e un abbraccio a mio marito, 
(eh si era domenica!), mi chiama una delle mie storiche migliori amiche.
Proprio da piccine, siamo amiche da un tempo ormai sbiadito.
Insomma mi chiama e mi da la grande notizia.
C'è un bimbino nella sua panciona bella!
Che meraviglia! Mancava solo lei!
Tremore, gioia, emozione e poi il cervello parte:
R E G A L I.
COMITATO D'ACCOGLIENZA 
BABY SHOWER PARTY
Insomma io già mi vedo che gli consiglio
il piano di studi all'università.
E così mi è tornato in mente che quando è nata mia figlia cercavo consigli per una wish list
e mi sono imbattuta in questo post di Mamma Felice.
(cito lei solo per dare un punto di partenza, 
non me ne vogliano tutte le altre blogger
dalle quali ho tratto suggerimento o spunto)
Ecco quindi 3 idee che mi sono venute in mente,
forse portate dalla mia solita risacca cerebrale,
che avrò letto un pò in giro, e poi messe da parte fino a quando mi sono servite,
che sono pronta ad integrare con eventuali suggerimenti, 
e che mi auguro possano tornare utili a qualcun altro:

- Completino maglietta pantalone/gonna/ scarpine in 10 taglie diverse
Si confezionano senza carta l'uno sull'altro a "piramide" 
e si lega al nastrino della confezione una targhetta con una data.
In quella data, ogni anno per 10 anni , il povero pupo
dovrà indossare quel completino
e fare una foto in una posa sempre identica. 
Dopo 10 anni, mettendo in fila le foto, 
si avrà un fighissimo time lapse.

- Un libretto di "buoni" per varie attività
Con dei cartoncini bristol, si può creare un libretto
ogni cartoncino corrisponderà ad una attività con la persona che fa il regalo
"passeggiata al parco" oppure "ninna nanna" oppure "bagnetto" ecc.
Le appassionate di hand made sapranno fare delle meraviglie e 
mi danno sempre per essere nata con tanta creatività e ZERO abilità manuali.

-  Un set di salvadanai con la prima monetina, 
attenzione:
deve essercene una in ognuno dei contenitori!
Ne ho visti diversi in giro, in vendita nei negozi
ma si possono comprare neutri e decorare molto facilmente.
E' un augurio di prosperità e un utile regalo per i genitori che vogliano
conservare risparmi per il nuovo arrivato.
Nella decorazione si può lasciare uno spazio vuoto per scrivere
l'obiettivo che si vuole raggiungere.
A casa nostra per esempio ce n'è uno per un viaggio in Inghilterra.

Che ne pensate?
Avete altre idee?

venerdì 7 febbraio 2014

E immancabile giunse!

fonte comingsoon


So bene che se ne sentiva la necessità.
E che tutti eravamo in trepidante attesa.
Eccosì eccoci/ti/vi tutti/e accontentati.
Il film sulla storia di Amanda Knox.
Devo dire che non ho seguito la vicenda,
stranamente tra l'altro, perchè i gialli mi hanno sempre appassionata.
Sarà stata colpa del gran casino mediatico
che c'è stato intorno alla cosa,
a rendermela un pò ostica,
o forse semplicemente avevo da fare e non ho potuto focalizzare l'attenzione dovuta.
Comunque gli anglo/americani,
grandi maestri nel vendere fuffa
hanno fatto presto.
Per chi fosse interessato, apprendo da Variety che il film
è stato si prodotto, ma è in cerca di distribuzione,
se qualcuno c'avesse sti due spiccetti, potrebbe essere un investimento.
Quello che mi colpisce di più
è che la storia è "romanzata" e che il personaggio con "la faccia d'angelo"
in realtà ha un altro nome.
Dal trailer colgo una bella scelta di fotografia grigio metallo
come solo all'estero si riesce
e tante belle facce di bei manzoni 30/40enni
appartenenti alla categoria richiestissima del bovino moderno.
Ultima fondamentale annotazione,
il film è in parte girato qui,
ma non si fa menzione di alcun attore italiano nel cast,
anche se mi è parso di notare il volto del validissimo Andrea Tidona.
Insomma, as usual, gli altri arrivano prima e lo fanno meglio.
Scommetto 1 a 1 che sarà un successone.

lunedì 3 febbraio 2014

Del Valentine's day e di altre cose incomprensibili

E quindi eccoci.
Febbraio è giunto, San Valentino trafiggerà le nostre tasche e le nostre palle,
con il suo consueto carico diabetico ed io, 
come ogni anno, lo detesterò come detesto ogni tradizione.
E quindi, se vi interessa, ma anche se non vi interessa lo scrivo lo stesso,
un elenco di cose incomprensibili:

- Perchè negli ultimi anni, a Natale nelle pasticcerie e sulle tavole
si trovano i dolci e le leccornie di tutte le altre feste?
Un pandoro, un panettone, non potrà mai sposarsi con una pastiera o con un bacio perugina.
A sto punto, facciamo che per la festa della donna invece di portarci la mimosa, ci portate un pino o un abete con palline decorate!
 
- Perchè, anche se è ormai usanza che le madri lavorino ANCHE fuori casa, 
a scuola si trovano più mamme che papà la mattina ad accompagnare i marmocchietti?
La logica vorrebbe che se io esco per andare a lavorare e TU esci per andare a lavorare, 
quanto meno potremmo fare a turno. Anche perchè così magari mi risparmi di incontrare 
tutte le mattine la mamma detestabile che c'è in ogni scuola.

- Perchè a Pitti Bimbo, i bambini non sono ammessi?
Questa proprio non me la spiego. Eppure me lo chiedo da anni.

- Perchè il mio vicino di casa che parla sbiascicando e cammina trascinando una gamba, quando invece incontra una bella donna, sembra il fratello scemo di Brad Pitt?

- Perchè quando incontri una coppia sposata che non vedi da tanto, tipo dal loro matrimonio,
nell'89 percento dei casi a pochi mesi di distanza manco li riconosceresti se li incontrassi , metti, 
al supermercato, per quanto si sono moltiplicati nel peso? 
La spiegazione non può essere, semplicemente, che da moglie cucini meglio.

- Perchè quando sei adolescente pensi "da grande non sarò come mia madre" e 
appena hai un figlio ti ritrovi a ripetere le stesse cose che diceva lei, 
anche se nell'aspetto non le somigli?
Nel mio caso, tra l'altro molto gravemente, visto che io sembro più anziana di mia madre.

Di queste e di altre incomprensibili cose, ancora oggi,
alla mia veneranda età non mi capacito.
E' normale?

mercoledì 29 gennaio 2014

Desirèe. Le donne ferite.Le donne rinate

Segnalo volentieri, per chi è a Napoli dal 3 al 7 febbraio, 
questa interessante mostra fotografica.
Ho collaborato con Desirée, autrice delle foto,
in diverse occasioni.
Ne apprezzo la capacità visionaria, la fattività
e soprattutto,
la grana umana.
Quindi so, che queste foto sono sincere.
Il concept della mostra,
lo virgoletto direttamente dalle sue parole:
"Rebirth è un viaggio intorno alle storie di vita di donne 
che per  motivi fisici o emotivi si sono trovate paralizzate dalla paura, 
dall’oppressione del dolore e che poi con coraggio 
hanno dato un nome diverso alla loro sofferenza  
trasformandola in qualcosa di utile per se stesse e per gli altri. 
Trasformazione che solo la forza creatrice e dirompente della donna 
sa irrompere nelle ferite più grandi.  
Rebirth è una celebrazione della cicatrice come peculiarità di bellezza. 
Il segno non va cancellato ma va amato e integrato come punto di forza personale"

Questa è la sua storia.


L’AUTRICE:
" La fotografa si fa porta voce di queste storie 
ma in parte narra anche la sua, una delle tante ferite, 
forse la più leggera che però ha risvegliato anche le più antiche.
Scoprendo di avere una malattia rara che la porta spesso ad essere immunodeficiente , 
verifica  sulla sua pelle quanto la società non sia pronta ad accettare la malattia, il dolore. 
Ma scopre anche che, quando essa stessa affronta tutto ciò con il sorriso disarmante, la gente non ha più paura, è curiosa e positiva.

Il veicolo di questo percorso è una mascherina sterile di quelle usate per evitare contagi.

L’autrice ne disegna tante, diverse tra loro  con sorrisi, baffi, linguacce, labbra rosse.

Le stesse mascherine, scoprirà,  
 saranno il mezzo per rompere il muro del silenzio con le persone.

Non tutte le barriere dividono!

Per questo motivo alla mostra si prevede di regalare mascherine disegnate, 
per lasciare un segno, un’esperienza, per riderci su e allo stesso tempo rifletterci."

Mascheriniamoci. ;)