lunedì 5 dicembre 2011

like a paper doll

 Per presentare Laura e   "like a paper doll" lascio la parola a lei:

"Dietro “like  paper doll” c’è una mamma architetto: con la maternità ho acquisito un altro punto di vista sul mondo, volente o nolente!
Ho trovato un nuovo piacere nel creare, disegnare e fare con quella leggerezza che mi mancava da un po’ e che mi ha messo in contatto con la mia parte infantile.
“Nella mia vita precedente” ho viaggiato molto, esplorato,  ho fatto davvero tanti lavori diversi, più o meno soddisfacenti e finalmente nel mezzo del cammin di nostra vita (visto che ho quasi 40 anni!) ho trovato la mia identità: mi sono liberata dai miei stessi preconcetti professionali e, con gioia ed entusiasmo, seguo la mia natura creativa cercando di realizzare cose in accordo con il mio mondo e la mia vita.
Amo essere madre e concedermi di crescere mia figlia –e magari anche un fratellino!
Come tante mamme “moderne” però non sono solo una mamma: vorrei gestire il mio lavoro potendo decidere i miei tempi. 
La mia ambizione è molto semplice: godermi a pieno la vita nella consapevolezza delle mie scelte; amo lavorare creando, è la mia natura e la cosa più creativa che abbia mai fatto è essere madre, i miei tempi si sono adeguati ad una vita che cresce e tutto è stato chiaro finalmente: 
non voglio correre! 
Voglio camminare e guardare bene dove vado e capire e sentire cosa faccio; 
e voglio vivere a pieno tutto quello che c’è al mondo, bello o brutto che sia!
“Like a paper doll” è la sintesi del mio lavoro: disegno modelli comodi da indossare ed esclusivamente in cotone. I modelli hanno una pratica vestibilità –non ci sono bottoni o zip!- e le stoffe sono esclusivamente in cotone.Mi piacciono i colori forti e decisi e cerco i tessuti in giro per piccoli negozietti, mercati o negozi di fiducia; ma anche in giro per il mondo se posso!

Ogni pezzo è disegnato da me con il perfezionamento di amici tecnici per ottenere una reale qualità del prodotto, che vorrei durasse nel tempo.
Per questo motivo ho disegnato degli abiti la cui vestibilità si adatta alla crescita dei bimbi: ho accorpato le taglie in modo da poter usare un abito anche per due anni; e le mamme sanno cosa vuol dire!
I miei vestiti sono tutti in edizioni limitate: ogni modello è sviluppato solo in cinque edizioni così da renderlo davvero speciale.

Con ogni abito, pantalone o blusa si riceve in regalo una divertente paper doll con cui giocare! L’etichetta di ogni abito è un grande cartellino in cartone su cui c’è la paper doll da ritagliare. Per questa prima collezione
 una mia amica designer ha disegnato la bambolina ispirandosi alla mia gioiosa figlia; io ho poi completato il lavoro fotografando gli abitini in stoffa per trasformarli in carta pronti per essere ritagliati!

Mi piace immaginare che le mamme che comprano gli abiti “like a paper doll” si ritroveranno a giocare e ritagliare loro stesse i vestitini mentre i propri figli saranno in giro a correre e saltare!"

Ok. Ora sapete tutto, dovete solo dirci cosa ne pensate!
Personalmente trovo adorabili sia gli abiti che la modellina!!!


lunedì 28 novembre 2011

La stanchezza


Una momentanea pausa lavorativa, mi ha finalmente concesso il lusso di una vita normale.
Il rutilante mondo dello spettacolo si sa, ti fa perdere la concezione del tempo, a me anche dello spazio,
e talvolta anelo alla "a-normalità" di una vita senza orologio, senza appuntamenti, e senza stress.
Finalmente giornate intere con mia figlia, finalmente il normale andamento di un rapporto vis à vis con una ormai duenne!
Mentre il mio fisico recupera energie, e la mia mente può ragionare senza le interferenze del cellulare che suona ininterrottamente e delle mail che tempestano il mio indirizzo, mi sono concessa alcuni spazi:

le giostre: sono giorni che mia figlia mi racconta del patapunfete nelle palline e stamattina, via le scarpe, sono entrata anche io in quei gonfiabili pieni di ostacoli (eh lo so, non è da tutti, ma il mio miniformato me lo consente!) e devo dire che atterrare sulle palline di plastica ha il suo perchè!

il supermercato: bimba sul sediolino del carrello ho fatto la spesa! Non avrei mai immaginato di metterci 1 ora (propio 60 minuti) per riempire un sacchetto con ben 5, e dico 5 prodotti. Tra l'altro mi sono fatta superare nella fila alla cassa dalla immancabile vecchietta/infida e dal classico personaggio "passo io perchè c'ho solo 2 cose". Non ho fatto una piega. Da non credersi

la passeggiata: mano nella mano con l'instancabile macchina del no, siamo andate a fare una passeggiata, ho risposto ai circa 1000 "che cos'è questo?" con circa 3000 parole, e ho risposto con centinaia di baci ad ogni risata e ad ogni richiesta di solletico.

Lo so, passerà, non appena il portafogli dovrà essere rimpinguato, passerà questa pazienza.
Non appena realizzerò di nuovo che in realtà il supermercato è una trappola e fare la spesa una delle cose più noiose al mondo, passerà il piacere di farsi superare alla cassa.

Ma in questo momento,
vorrei che il tempo si fermasse.

martedì 22 novembre 2011

Micro. Piccolo negozio-Grandi mamme!



MICRO è un negozietto del Pigneto a Roma.
Un negozietto nel vero senso della parola. 12 mq di abbigliamento per bambini. Ma non un abbigliamento qualunque, una roba originalissima, coloratissima e allegrissima, come solo i bambini possono essere.
Ho conosciuto una delle due proprietarie girando per il quartiere e naturalmnete sono entrata a sbirciare.
Simona e Marilù sono due architette, entrambe mamme, che hanno comprato questa stanzetta e pezzo per pezzo hanno messo in piedi questo gioiellino, in cui perfino le stampelle sono pezzi originali.

mercoledì 19 ottobre 2011

A Roma - l'occhio del riciclone

Un breve post, per segnalare un'interessantissima iniziativa che si tiene a Roma,  organizzata dall 'Occhio del Riciclone.
Il corso sartoriale di trasformazione vestiti usati.
Un'ottima occasione per ricicciare dall'armadio le cose un pò vintage e rimetterle in circolo. Trasformando il proprio guardaroba, la propria immagine e magari, anche la propria mentalità.
Non acquistare ossessivamente, ma trasformare ciò che si ha già,  non è solo segno di attenzione per l'ambiente e per il  portafogli, ma a mio avviso, anche una buona occasione di recuperare del tempo per se e per ridare valore alle cose alle quali si è legate.
Un grande esercizio di downshifting e di rispetto per il mondo.
E queste sono le occasioni nelle quali mi piacerebbe avere quel famoso talento manuale nel quale superscarseggio!
Buon divertimento a tutte!

martedì 4 ottobre 2011

il costo del lavoro (nello specifico del mio)

Mi sto appassionando a questo discorso del downshifting.
Anche se in realtà è da un pò di anni che seguo a fasi alterne l'evoluzione dei movimenti per la decrescita nel nostro paese, ora il pensiero si è fatto più p(r)e(s)sante.
Ora,  so bene che ci sarebbe da dire tante cose altissime sul recuperare uno stile di vita umano, sul riscoprire il valore del tempo eccetera, ma io che sono notoriamente bassissima la voglio prendere da un altro lato.
Quanto costa lavorare e cosa si ottiene in cambio.
Cioè voglio fare il cosiddetto conto della serva.
Dunque, prendiamo una giornata tipo di 10 ore di lavoro al giorno.

mercoledì 28 settembre 2011

Ale e i bottanelli

Oggi parlerò di una persona meravigliosa, che solo a vederla, mette il buonumore.
E' una mia diciamo collega, nel senso che lavoriamo nello stesso ambito, 
ma lei, al contrario di me, è creativa!
Ma creativa vera! Cioè non solo nel senso che crea delle cose belle come i Bottanelli
ma proprio nel senso che è in grado di ri-creare intorno a se il mondo che vorrebbe.
Io l'ho incontrata in una delle situazioni più assurde della mia vita,

giovedì 22 settembre 2011

La Tuttiamici Srl

Nell'arco della mia carriera, ho avuto la s/fortuna di lavorare per diverse Società. Alcune molto grandi, altre più piccine, in ognuna, comunque, ho dovuto adattarmi a delle regole.
Le regole lavorative, per chi non ha un posto fisso, sono diverse. Ogni gruppo di lavoro ha le sue, ogni singola persona ha le sue e ogni brava professionista che si rispetti cerca di individuarle subito, per non incappare in errori gravissimi di valutazione.
Una qualunque persona normodotata X, gruppo al quale mi vanto di appartenere, ha comunque una collezione di macrocategorie di Società.
Eccone alcune:
La multinazionale: tu arrivi e qualcuno preposto solo a spiegarti le regole ti fa due ore di discorsi per dirti cosa si fa e cosa no, e come si e come no. La mia preferita
La Società media: come sopra, ma il discorso dura un'ora e c'è un certo margine di autodeterminazione. Mi piace.
La Società piccola: nessuno ti spiega una mazza e tu devi fare da te sperando di non fare cavolate che ti portino in galera. Alle volte si può accettare.

E poi la più insidiosa di tutte.
La Società alternativa: quella in cui sono TUTTIAMICI!
 
La Tuttiamici Srl si distingue per l'ambiente conviviale e moderno, per il tono delle conversazioni, per la grande allegria e scansonatezza dei capi e dei loro sottoposti.
L'ingannevole ed insidiosa sensazione che si prova al primo ingresso nella Tuttiamici è come di sollievo.
Yeah, pensi tu, qui si che mi toverò bene! Che simpatica combriccola di gente tranquillissima!
Ma ti sbagli. E di grosso pure!
Non ci sono regole che valgano più di mezz'ora.
Non c'è n'è uno, che prenda seriamente in considerazione le tue richieste.
Non c'è alcuna distinzione tra i buoni e i cattivi ( e non perchè siano tutti buoni...)
E soprattutto, non c'è uno che sia uno, che si assuma una responsabilità.
Così la simpatica combriccola di gente tranquillissima, 
diventa una simpatica combriccola di allegri furfanti,
che passano metà delle loro giornate a fingere di lavorare
e l'altra metà a cercare qualcuno a cui dare la colpa delle magagne che non sono in grado di riconoscere nemmeno se si presentano con un lampeggiante in fronte con scritto: Magagna!
Infine, nella simpaticissima comitiva, tutti sanno tutto!
Se tu, dal basso del tuo sottoscala sottoterra, dove sei stata piazzata per farti allegramente notare con molta simpatia quanto conti, dicevo se tu provi a dire, o anche solo a pensare una roba tipo " io... sai... mi sembrerebbe....forse...sicuramente mi sbaglio...ma crederei...che si può fare anche così"
la risposta è perentoria. NONO, si fa come dico io. Ma te lo dico solo a parole....così domani, se per caso tu dovessi aver avuto ragione...io non l'ho mai detto!
Ah.I simpatici allegrissimi e tranquillissimi Amici! Come non adorarli!

(nda questo post è stato ispirato dalla lettura delle avventure della StancaSylvie, che ringrazio per avermi fatto sentire meno sola al mondo)

domenica 28 agosto 2011

l'inglese per i piccini

Uno dei miei sogni è morire parlando tutte le lingue del mondo.
Certo considerando che so solo l'italiano e un pò d'inglese...sto in ritardo,
ma sognare non costa nulla ancora, no?
Comunque nella non particolare originalità di questo sogno,
ho iniziato già dalla nascita a massacrare mia figlia con delle simpatiche canzoncine in inglese,
nella speranza che ciò le consenta di familiarizzare con la lingua.
Un grande stimolo e aiuto è venuto senz'altro dal web e soprattutto da Letizia di Bilingue per Gioco che non conosco personalmente ma che mi sa di persona straordinaria.
Insomma scrivo questo post, perchè finalmente mia figlia da segni di passione per queste canzoncine,
(che certo potrebbe essere pure sfinimento, più che passione) e soprattutto un paio ha iniziato a canticchiarle.
Quando mi dice AI-LOB-IU...BRBRBRBR (che nella sua lingua è il suono che fanno le marionette quando scuotono la testa), a me mi piglia la felicità, perchè penso che tutto sommato si diverta.
Quindi a sollievo delle vostre orecchie posto il link alla sezione video di Super Simple Song ,  
che è il nostro sito preferito perchè quello che canta Eensy weensy spider , da noi ribattezzata IBIBIPAIDE, ci è un sacco simpatico.
Buon divertimento e let us know what you think about it!


sabato 9 aprile 2011

Fatti Mail

Il mio percorso di "educatrice" di mia figlia, è nella mia immaginazione una strada lunga, a tratti illuminata, a tratti buia, a tratti liscia e a tratti piena di buche.
Io nella vita ho certe convinzioni, ma anche tanti dubbi,
e non sono certa di possedere delle verità, talvolta nemmeno su quelle che sono le regole base della vita di ognuno. Però tra gli obiettivi che mi sono posta ce n'è uno che reputo fondamentale:
insegnare a mia figlia ad avere fiducia nella vita e nel prossimo.
So bene che questo potrebbe condurla verso cocenti delusioni, e so che ci sarà un momento nel quale penserà che il mondo fa schifo e che sua madre è patetica a non volerlo ammettere, ma mi auguro con tutta me stessa di condurla verso una vita sana, nella quale non sia tra le sue priorità  guardarsi Dagli altri, ma guardare negli altri e attraverso gli occhi degli altri. Insegnarle l'empatia.
A ben guardare, in effetti il mondo è pieno di schifezze, ma a guardare meglio e con occ
hi veramente onesti,
il mondo è pieno di gente BELLISSIMA!

venerdì 25 marzo 2011

chi vuol partecipare ad una trasmissione tv?

Per chi di voi avesse voglia di partecipare ad un programma Tv,
ho ricevuto questa indicazione da una cara amica
e la inoltro a chi dovesse essere interessato.
Si tratta della produzione di due diversi programmi televisivi per canali satellitari.
Se decideste di inviare la vostra candidatura, come indicazione generale,
vi consiglio vivamente di essere quanto più precisi possibili,
di non inviare materiale che non c'entra niente e di non scrivere
papielli. Considerate che le redazioni sono inondate di mail e che chi legge è gente come me e come voi (quindi anche loro hanno una pazienza nei limiti dell'umano):

stiamo ricercando delle persone che vogliano essere "protagoniste di puntata" di due programmi televisivi.
Non c'è compenso economico, ma ovviamente il rimborso di tutte le spese e tanto divertimento!
Cerchiamo:

Un' altra Vita : andrà in onda sul satellite il prossimo autunno. Stiamo cercando uomini e donne sopra i 35 anni di età, uno per ogni puntata, disponibili a trascorrere quattro/cinque giorni in un monastero o in convento, lontano dal caos e dallo stress metropolitano e in completo isolamento.
Senza cellulare, senza internet e televisione il nostro protagonista si dedicherà esclusivamente alla cura dell'anima e si immergerà in una dimensione spirituale, seguendo i ritmi e le regole di vita dei monaci che lo ospiteranno.
Se vuoi provare un'esperienze del genere e sei interessato a partecipare scrivici una mail a castingeremi@fmproduzione.net

Seconda Casa è un format televisivo che andrà in onda sul canale satellitare "Dove" . Stiamo cercando coppie, una per ogni puntata, disponibili a trascorrere un week end in una località di villeggiatura, alla ricerca della casa ideale per le vacanze.
I nostri protagonisti saranno accompagnati da un architetto e un'agente immobiliare, che gli proporranno una serie di case fra cui scegliere.
Potete vedere la scorsa edizione su:  

http://www.giuliagarbi.it/dove-tv/it/puntate-tv-la-seconda-casa-non-si-scorda-mai.html
Se vuoi provare un'esperienze del genere e sei interessato a partecipare scrivici una mail a secondacasa@fmproduzione.net 

giovedì 24 marzo 2011

intervista

Un breve post per dire che Angela detta anche supermamma ,
ha pubblicato ieri un' intervista  (quanto mi fa ridere stà cosa!!!)
alla sottoscritta.
Oggi comunque si è data alle morbide uova rotolanti,
quindi una roba molto più divertente di me!!!
Volevo ringraziarla e soprattutto dire che il suo Relais
in costiera sorrentina è molto bello e vale la pena di andarci,
soprattutto co' sto sole!
In più, lei e sua cognata fanno dei dolci buonissimi...

martedì 15 marzo 2011

il diario di una tata

Ieri sera, nella solitudine del "mio" appartamento capitolino, 
mentre cercavo di introdurre cibo commestibile nel mio provato 
corpicino, ho visto un film su una rete Rai, dal titolo "Diario di una tata".
La storia è, per grandi linee, quella di una ragazza che studia
antropologia e che decide, in seguito ad un incontro nel parco di provare
a farela baby sitter. Il film è molto caricato nelle descrizioni dei ricchi 
e delle persone comuni, con sottofondo fiabesco di storia d'amore 
con giovane bello e ricco ecc.ecc., insomma una Mary Poppins 
moderna, un film semplice e comunque godibile  da guardare davanti 
ad un croccante piatto di pasta troppo saltata.
Bene, da qui prendo lo spunto per riflettere su quello che costa,
in termini emotivi ed economici, l'affidare i propri gioielli a qualcuno 
che non sia un nonno o un fratello, uno zio, insomma qualcuno 
che conosciamo veramente!
I pensieri che ti frullano in testa, l'idea che tua figlia/o possa essere 
anche solo lontanamente in mani poco affettuose o 
addirittura disinteressate,è una roba che credo non si possa spiegare.
Io almeno, sono stata piuttosto provata dall'esperienza 
del dover "cercare" qualcuno che stesse con mia figlia 
mentre io sono al lavoro.
Ebbene questo post vuole essere un ringraziamento alla "nostra" tata e amica,
e a tutte quelle donne e ragazze che spendono le loro giornate con figli altrui,
prendendosene cura, assecondando i loro umori e, come nel nostro caso,
preoccupandosi di ridere e di far ridere mia figlia che sghignazza allegramente tuttodì.
So che non è facile, so che c'è bisogno di forza e di organizzazione, 
per essere una buona tata, e per questo sono riconoscente al destino e a lei
perchè ci ha fatte incontare e trovare.

venerdì 4 marzo 2011

del mondo dello spettacolo (prima puntata) e di altre osservazioni

Per chi non lo sapesse, o per chi se ne fosse scordato,
il mondo dello spettacolo è fatto per lo più da lavoratori freelance.
Freelance è una parola che non fa impietosire chi la sente,
come la parola precario, ma nel significato non siamo poi così distanti.
Cioè, tu lo sai quando scegli 'sto mestiere, che ti aspetterà di lavorare,
stare a casa, lavorare, stare a casa ecc, in un' altalena di superfatica, riposo, quasi noia,
superfatica e di nuovo daccapo. Lo sai e in fondo pensi che bhè si, però scusa,
non sei costretto in uno stesso ufficio tutta la vita con la stessa gente,
se un lavoro non ti piace, tanto prima o dopo finisce e chi s'è visto s'è visto,
e soprattutto, generalmente ad agosto lavori, che l'estate è il periodo con più lavoro dell'anno
e magari a gennaio puoi stare al sole nell'altro emisfero del mondo,
mentre gli altri sono costretti a lavoro!
Si è tutto così figo...si, si voglio proprio lavorare nello spettacolo!
Poi succede che tu stai a casa, 
vorresti goderti tua figlia, ma anche lavorare, 
avere una busta paga, avere rapporti con gente adulta, 
avere soddisfazioni personali, professionali e umane.
E così tu lo desideri e il destino ti accontenta! 
Un lavoro: un pò in una città, un pò in un'altra (che comunque non è la tua), 
si,  con il solito metodo, ma anche con un metodo un pò nuovo, 
si,  ci sarà tizio e caio, ma del resto si, te ne dovrai occupare te...
Insomma soddisfazioni personali e professionali, 
ma a sto' punto io a pranzo con chi le faccio le facce?
con chi gioco a che verso fa la mucca?
Con chi vado al parco a cercare i fiorellini quelli bianchi?
Che dite lo propongo al nuovo capo?

giovedì 24 febbraio 2011

lo stregatto!

In uno di quei pazzi forum per sole mamme che frequento,
ho incontrato una mamma che a Roma ha avviato un'attività geniale!
Lo Stregatto
Dalla nascita di mia figlia credo di averle comprato personalmente al massimo una decina di cose.
In sedici mesi mi sembra una buona media!
Eppure mia figlia si è vestita, lavata, cambiata, pettinata,
è andata a passeggio, ha viaggiato con me in macchina,
insomma non le è mancato niente. Come ha fatto?
Ho chiamato tutte le mie amiche con prole
e ho chiesto loro di prestarmi le cose dismesse delle loro frugoline.
Risultato? abbiamo avuto più del necessario!
E soprattutto abbiamo avuto ottime cose,
in ottimo stato, che a nostra volta abbiamo rigirato a nuove bimbe,
arrivate in seguito.
E questo perchè, ha ragione Claudia, le cose per bambini di seconda mano, sono si usate,
ma usate poco poco, talmente poco da potersi considerare quasi nuove.
Insomma, un'ottima cosa per fare bene all'ambiente che non dovrà produrre nuove materie prime,
e che non dovrà smaltirne gli scarti delle lavorazioni,
e per fare bene al portafogli, che potrà utilizzare i soldi che restano per cose più divertenti.
Infine credo che possa essere un bel gioco da fare con i propri figli,
raccogliere le proprie cose che non servono più a noi e portarle a rinascere, rendendole utili per qualcun altro.
Se conoscete negozi simili dedicati esclusivamente ai bambini in altre città d'Italia segnalateli qui, che magari possono servire alle altre mamme.
Queste sono realtà che vanno più che sostenute!

lunedì 14 febbraio 2011

13 febbraio 2011



Ieri io e mia figlia abbiamo manifestato!
Abbiamo cantato, saltato, urlato!
Abbiamo riso, mangiato un salatino offerto da una co-manifestante,
chiacchierato con le nostre sconosciute amiche.
Ci siamo divertite, abbiamo incontrato tante mamme con tanti bambini e bambine,
tanti uomini, tante donne, tanta allegria!
Ora mi chiedo se sia il caso di citare le varie Santanchè, Gelmini e le ministre che ci hanno informate su cosa siamo, noi che siamo andate addirittura a manifestare.
Mi chiedo se sia il caso di parlare di Belen e della Canalis che non ritengono si debba manifestare per chiedere dignità.
Ma la risposta è che no, non bisogna parlare di queste  cose.
Bisogna invece dire che si, ieri eravamo tante,
che si eravamo tutte diverse le une dalle altre,
che si, eravamo tutte insieme.
Insomma quello di ieri è un grande risultato,
anche se non servirà da solo ad ottenere nè considerazione, nè dignità.
Ma è la dimostrazione che in Italia c'è una voglia di partecipazione che sembrava sopita,
che in questo paese c'è gente normale, che vive una vita normale e che ha voglia di farsi sentire.
Insomma che c'è una speranza per la democrazia anche in Italia.
E' stata una bellissima giornata, intensa e composta
ed è veramente valsa la pena di esserci anche noi.
Dovremmo organizzarne un'altra!

mercoledì 9 febbraio 2011

4 bambini

Non voglio fare politica, ma anche si.
Non voglio sembrare qualunquista o peggio ancora scadere nel finto moralismo.
Non voglio essere patetica, ma non voglio neanche far finta di niente.
Vorrei solo smettere di sentire questa fitta nello stomaco,
smettere di pensare che in fondo ci si deve rassegnare.
Ecco, è la rassegnazione che mi fa paura...

In un campo fatto di baracche, 4 bambini sono morti carbonizzati.
Mi ricordo di un film nel quale un avvocato alla fine dell'arringa
nella quale aveva raccontato le violenze subite da una bambina di colore
diceva : "e ora immaginate che quella bambina sia vostra figlia"
(o una cosa del genere, comunque il senso è quello).
Ora si rincorrono le accuse,
si dice che servono poteri speciali,
tutti i giornali si affrettano a fare indagini,
spuntano i dossier, si snocciolano i dati,
si contano i casi di morti simili,
ma è tutto un vuoto ripetersi di dialoghi già sentiti,
un copione già girato, un film già visto e rivisto.

Insomma, io non lo so qual'è la soluzione,
non so se gli zingari fanno una cosa o un'altra,
se vivono bene o male,
se hanno ragione o torto,
non lo so e non voglio pronunciare frasi fatte.
La mia domanda è: noi dove eravamo?
dove avremmo dovuto essere e come mai non ci siamo indignati?
Perchè ci lasciamo coinvolgere ogni volta in simili tragedie
e non abbiamo mai il piacere di non dover più sentire storie del genere?
Come è possibili che 4 bambini muoiano carbonizzati
e che la nostra attenzione non sia concentrata su questo?
Da mamma sono vicina a quella mamma,
da cittadina sono stravolta perchè tutto questo non è giusto.
C'è qualcosa che non va e sarebbe bene che tutti
ci mettessimo intorno ad un tavolo,
e provassimo a cercare una soluzione.

Prima di tutto riconoscendo la nostra ignoranza
e soprattutto provando a parlare con i Rom,
provando a chiederci e chiedendo loro
come ci si può venire incontro,
come si può convivere senza per forza doversi sopportare.
Il mio augurio è che una tragedia del genere non si ripeta,
e che nessun figlio debba più essere seppellito prima dei suoi genitori.

venerdì 4 febbraio 2011

Capi Unici



Daniela Salernitano è una ragazza napoletana,
una stilista, un'artigiana, una sarta , una costumista, insomma un'artista!
Una di quelle che piacciono a me, che non si piegano ai dettami della moda che qualcuno
dall'alto di qualche grattacielo decide.
Daniela porta avanti da diversi anni il suo progetto di capiunici.
Poichè i suoi vestiti sono veramente belli oltre che portabilissimi un pò da tutte, 
le ho chiesto di raccontarmi un pò di lei ed ecco cosa mi ha detto :

"..ora produco piccole collezioni e le presento alle persone che così si rendono conto del percorso artistico e artigianale vedendo dove vengono creati i capi e ne capiscono il valore...hanno la possibilità di provarseli con calma e di acquistarli se ne hanno voglia....si sentono più vicine all'atto creativo che c'è dietro ogni abito e questo credo che faccia bene...
..il mio progetto è quello di tenere in vita un luogo, un atelier dove le donne di diversa provenienza e ruolo sociale (dalla mamma alla danzatrice di burlesque...)portano una propria idea,un proprio desiderio di vestito e viene sviluppato insieme ...per realizzare un abito a "misura di sè"."

Insomma quello che ognuna di noi vorrebbe, un armadio che corrisponda a noi, che sia pieno delle espressioni della nostra personalità e soprattutto che sia solo nostro.
Quella di Capi Unici insomma, è una iniziativa che va sostenuta! Daniela organizza diversi incontri sui quali vi aggiornerò di volta in volta.
Per chi non è napoletana, 
potrebbe essere un'ottima occasione per fare un giretto nella città d'o sole, che in primavera posso garantire è stupenda.


mercoledì 2 febbraio 2011

Passiamo alla seconda delle mie passioni: S-H-O-P-P-I-N-G!!!
Lo so, non è originale, sei una donna, sei una mamma, alla fine,
vuoi vedere che non ti piace fare acquisti per te e per la tua miniatura?

Ok, è vero si sa.
Ma io sono una che pretende!!!
Non sono appassionata di moda, non compro riviste femminili,
odio i Cool hunter e tutti quelli che cercano di dirti dove va lo stile,
non sopporto quelle trasmissioni nelle quali tuo fratello chiama e dice
che te sei un cesso e che una platinata 50enne ed un Iosostutto che
pesa 100 grammi ti rovinano per sempre facendoti indossare tacchi
che ti costeranno polpacci e caviglie, ecc.ecc.

Ciò che io amo, smodatamente e senza alcuna remora sono:
I PEZZI UNICI!!!

L'ho detto, si, l'ho detto!

Come se fossi una di quelle snob che hanno fatto l'asilo dalle suore
svizzere, io mi appassiono all'unicità, mi piacciono le cose che ce le ho
io e basta e che dopo 10 anni che le hai comprate ancora ti guardano
dall'armadio e ti dicono:
"Aho, ma stai a ccapì cchi sso io?"

Un pò per volta cercherò di presentarveli tutti
i miei artisti del cuore!
E sono sicura che piaceranno anche a voi.

mercoledì 19 gennaio 2011

leggere, leggere, leggere

Cosa sarebbe la vita senza le passioni?
Le mie sono comuni, per niente originali eppure, fanno della mia vita una vita a tratti davvero emozionante!
Le mie passioni:
Viaggiare -  anche solo piccoli spostamenti, purchè senza ansia.
Come cantava il sommo "per la stessa  ragione del viaggio...viaggiare!"

Fare shopping - ma non lo shopping così, tipo usciamo e compriamo....nonono!
Io esco, entro in tutti i negozi, guardo, soppeso, controllo, e cerco, cerco e cerco, fino a quando non incontro la cosa che mi guarda e mi sorride! (vabbè a modo loro, ma pure le cose sorridono!)

E poi la mia più altalenante delle passioni, quella che a momenti mi toglie il sonno, e che a volte mi mangia i pensieri...i libri!
Tra le tante risorse presenti in rete, per scegliere cosa leggere, ma anche per commentare le scelte altrui e consigliare le proprie letture preferite c'è questo sito qua che si chiama ZEBUK,  fatto da donne, per il quale ogni tanto anch'io scrivo qualche recensioncina senza pretese.
Ora ho iniziato il libro della Bignardi "un karma pesante", se non ne scriverò la recensione vorrà dire che non mi è piaciuto!
C'ho questo difetto io, non mi piace parlare delle cose brutte...

martedì 11 gennaio 2011

casa dolce casa (?)

Mamme non "appapate" spero possiate capirmi!
E' iniziata la ricerca della nuova casa in affitto.....sigh!
Ho già voglia di chiamare la Forza Pubblica e Privata, la Questura, i Carabinieri, le Guardie Giurate e tutti i mammasantissima che mi vengono in mente!!!
Potete capirmi?
Case di 20mq presentate come Open space...
Appartamento cadente e seminterrato come : molto luminoso
Soffitta al quinto piano senz'ascensore e con scale pericolanti : comoda soluzione indipendente
Ma soprattutto, la cosa peggiore, il mio personalissimo incubo,
il vero dramma dei giorni nostri: LA BUSTA PAGA!
Ho chiesto ai diversi agenti immobiliari, quante siano le persone della mia generazione che possano vantare il privilegio di una busta paga mensile FISSA!
La riposta è immancabilmente la stessa: "eh lo so, ma il proprietario la richiede!"
E io l'ho capito, ma se avessi una busta paga fissa, le ferie pagate, le malattie garantite ecc.ecc,
probabilmente starei facendo colazione rilassatamente in un bel bar,
invece di rompermi a stare con te a vedere sti ruderi presentati come: in ottime condizioni!
Ma la vera magia si compie alla pronuncia della parola "bambina".......
(musica di sottofondo stile profondo rosso)...
le facce si inverdiscono, un rivolo di bava di bile compare all'angolo della bocca,
le vene si gonfiano....Oddio, penso, mo questo tira le cuoia!!!!
Che dite?  glielo dico che sono pure separata!

venerdì 7 gennaio 2011

Mamme spettacolari

Il titolo del blog, mi è venuto in mente, in seguito ad un incontro.
Con una collega! Cioè, sarebbe una vera collega, se entrambe stessimo lavorando,
invece....siamo "lavoratrici dello spettacolo" e anche mamme da poco,
e quindi per il momento stiamo a casa, in attesa che qualcosa accada nella nostra vita lavorativa!
Ma non ci abbattiamo, speriamo che la crisi passi e che si torni presto
a divertirci con quello che abbiamo imparato a fare nelle lunghe giornate trascorse a risolvere
problemi di ogni genere e forma, a parlare a tre telefoni contemporaneamente mentre mandavamo mail,
a gestire persone, cose e animali (alcuni anche in forma umana!).
Tanto lo sappiamo, questo lavoro è così, è anche per questo che ci è piaciuto!
Intanto andiamo avanti con i nostri interessi e anche con quelli altrui,
perchè ci piace interessarci! E' per questo che siamo spettacolari!

Non si iniziano i post con una domanda

Ma come si dice? se c'è una regola, perchè non infrangerla?
E se sei una mamma, sicuramente i tuoi pargoli te l'hanno insegnato!
Cosa c'è di più divertente che fare l'opposto di quello che ti chiede la tua mammina che ti adora?
E allora, invece di una presentazione, una domanda...,
anche se il manuale del giovane blogger dice che non si parte così a scrivere un post.
Ma questo è il primo, e quindi mi è concesso...
Benvenute/i a Tutte/i Voi!