giovedì 24 febbraio 2011

lo stregatto!

In uno di quei pazzi forum per sole mamme che frequento,
ho incontrato una mamma che a Roma ha avviato un'attività geniale!
Lo Stregatto
Dalla nascita di mia figlia credo di averle comprato personalmente al massimo una decina di cose.
In sedici mesi mi sembra una buona media!
Eppure mia figlia si è vestita, lavata, cambiata, pettinata,
è andata a passeggio, ha viaggiato con me in macchina,
insomma non le è mancato niente. Come ha fatto?
Ho chiamato tutte le mie amiche con prole
e ho chiesto loro di prestarmi le cose dismesse delle loro frugoline.
Risultato? abbiamo avuto più del necessario!
E soprattutto abbiamo avuto ottime cose,
in ottimo stato, che a nostra volta abbiamo rigirato a nuove bimbe,
arrivate in seguito.
E questo perchè, ha ragione Claudia, le cose per bambini di seconda mano, sono si usate,
ma usate poco poco, talmente poco da potersi considerare quasi nuove.
Insomma, un'ottima cosa per fare bene all'ambiente che non dovrà produrre nuove materie prime,
e che non dovrà smaltirne gli scarti delle lavorazioni,
e per fare bene al portafogli, che potrà utilizzare i soldi che restano per cose più divertenti.
Infine credo che possa essere un bel gioco da fare con i propri figli,
raccogliere le proprie cose che non servono più a noi e portarle a rinascere, rendendole utili per qualcun altro.
Se conoscete negozi simili dedicati esclusivamente ai bambini in altre città d'Italia segnalateli qui, che magari possono servire alle altre mamme.
Queste sono realtà che vanno più che sostenute!

lunedì 14 febbraio 2011

13 febbraio 2011



Ieri io e mia figlia abbiamo manifestato!
Abbiamo cantato, saltato, urlato!
Abbiamo riso, mangiato un salatino offerto da una co-manifestante,
chiacchierato con le nostre sconosciute amiche.
Ci siamo divertite, abbiamo incontrato tante mamme con tanti bambini e bambine,
tanti uomini, tante donne, tanta allegria!
Ora mi chiedo se sia il caso di citare le varie Santanchè, Gelmini e le ministre che ci hanno informate su cosa siamo, noi che siamo andate addirittura a manifestare.
Mi chiedo se sia il caso di parlare di Belen e della Canalis che non ritengono si debba manifestare per chiedere dignità.
Ma la risposta è che no, non bisogna parlare di queste  cose.
Bisogna invece dire che si, ieri eravamo tante,
che si eravamo tutte diverse le une dalle altre,
che si, eravamo tutte insieme.
Insomma quello di ieri è un grande risultato,
anche se non servirà da solo ad ottenere nè considerazione, nè dignità.
Ma è la dimostrazione che in Italia c'è una voglia di partecipazione che sembrava sopita,
che in questo paese c'è gente normale, che vive una vita normale e che ha voglia di farsi sentire.
Insomma che c'è una speranza per la democrazia anche in Italia.
E' stata una bellissima giornata, intensa e composta
ed è veramente valsa la pena di esserci anche noi.
Dovremmo organizzarne un'altra!

mercoledì 9 febbraio 2011

4 bambini

Non voglio fare politica, ma anche si.
Non voglio sembrare qualunquista o peggio ancora scadere nel finto moralismo.
Non voglio essere patetica, ma non voglio neanche far finta di niente.
Vorrei solo smettere di sentire questa fitta nello stomaco,
smettere di pensare che in fondo ci si deve rassegnare.
Ecco, è la rassegnazione che mi fa paura...

In un campo fatto di baracche, 4 bambini sono morti carbonizzati.
Mi ricordo di un film nel quale un avvocato alla fine dell'arringa
nella quale aveva raccontato le violenze subite da una bambina di colore
diceva : "e ora immaginate che quella bambina sia vostra figlia"
(o una cosa del genere, comunque il senso è quello).
Ora si rincorrono le accuse,
si dice che servono poteri speciali,
tutti i giornali si affrettano a fare indagini,
spuntano i dossier, si snocciolano i dati,
si contano i casi di morti simili,
ma è tutto un vuoto ripetersi di dialoghi già sentiti,
un copione già girato, un film già visto e rivisto.

Insomma, io non lo so qual'è la soluzione,
non so se gli zingari fanno una cosa o un'altra,
se vivono bene o male,
se hanno ragione o torto,
non lo so e non voglio pronunciare frasi fatte.
La mia domanda è: noi dove eravamo?
dove avremmo dovuto essere e come mai non ci siamo indignati?
Perchè ci lasciamo coinvolgere ogni volta in simili tragedie
e non abbiamo mai il piacere di non dover più sentire storie del genere?
Come è possibili che 4 bambini muoiano carbonizzati
e che la nostra attenzione non sia concentrata su questo?
Da mamma sono vicina a quella mamma,
da cittadina sono stravolta perchè tutto questo non è giusto.
C'è qualcosa che non va e sarebbe bene che tutti
ci mettessimo intorno ad un tavolo,
e provassimo a cercare una soluzione.

Prima di tutto riconoscendo la nostra ignoranza
e soprattutto provando a parlare con i Rom,
provando a chiederci e chiedendo loro
come ci si può venire incontro,
come si può convivere senza per forza doversi sopportare.
Il mio augurio è che una tragedia del genere non si ripeta,
e che nessun figlio debba più essere seppellito prima dei suoi genitori.

venerdì 4 febbraio 2011

Capi Unici



Daniela Salernitano è una ragazza napoletana,
una stilista, un'artigiana, una sarta , una costumista, insomma un'artista!
Una di quelle che piacciono a me, che non si piegano ai dettami della moda che qualcuno
dall'alto di qualche grattacielo decide.
Daniela porta avanti da diversi anni il suo progetto di capiunici.
Poichè i suoi vestiti sono veramente belli oltre che portabilissimi un pò da tutte, 
le ho chiesto di raccontarmi un pò di lei ed ecco cosa mi ha detto :

"..ora produco piccole collezioni e le presento alle persone che così si rendono conto del percorso artistico e artigianale vedendo dove vengono creati i capi e ne capiscono il valore...hanno la possibilità di provarseli con calma e di acquistarli se ne hanno voglia....si sentono più vicine all'atto creativo che c'è dietro ogni abito e questo credo che faccia bene...
..il mio progetto è quello di tenere in vita un luogo, un atelier dove le donne di diversa provenienza e ruolo sociale (dalla mamma alla danzatrice di burlesque...)portano una propria idea,un proprio desiderio di vestito e viene sviluppato insieme ...per realizzare un abito a "misura di sè"."

Insomma quello che ognuna di noi vorrebbe, un armadio che corrisponda a noi, che sia pieno delle espressioni della nostra personalità e soprattutto che sia solo nostro.
Quella di Capi Unici insomma, è una iniziativa che va sostenuta! Daniela organizza diversi incontri sui quali vi aggiornerò di volta in volta.
Per chi non è napoletana, 
potrebbe essere un'ottima occasione per fare un giretto nella città d'o sole, che in primavera posso garantire è stupenda.


mercoledì 2 febbraio 2011

Passiamo alla seconda delle mie passioni: S-H-O-P-P-I-N-G!!!
Lo so, non è originale, sei una donna, sei una mamma, alla fine,
vuoi vedere che non ti piace fare acquisti per te e per la tua miniatura?

Ok, è vero si sa.
Ma io sono una che pretende!!!
Non sono appassionata di moda, non compro riviste femminili,
odio i Cool hunter e tutti quelli che cercano di dirti dove va lo stile,
non sopporto quelle trasmissioni nelle quali tuo fratello chiama e dice
che te sei un cesso e che una platinata 50enne ed un Iosostutto che
pesa 100 grammi ti rovinano per sempre facendoti indossare tacchi
che ti costeranno polpacci e caviglie, ecc.ecc.

Ciò che io amo, smodatamente e senza alcuna remora sono:
I PEZZI UNICI!!!

L'ho detto, si, l'ho detto!

Come se fossi una di quelle snob che hanno fatto l'asilo dalle suore
svizzere, io mi appassiono all'unicità, mi piacciono le cose che ce le ho
io e basta e che dopo 10 anni che le hai comprate ancora ti guardano
dall'armadio e ti dicono:
"Aho, ma stai a ccapì cchi sso io?"

Un pò per volta cercherò di presentarveli tutti
i miei artisti del cuore!
E sono sicura che piaceranno anche a voi.