mercoledì 11 giugno 2014

I miei vicini


Allora,
scrivo raramente cose personalissime, tipo come mi vesto,
quali scarpe mi piacciono, o che canzone canto sotto la doccia
mentre cerco di domare i miei miliardi di capelli.
E così, per riparare, vi parlerò del mio mondo.
Cioè del mio Paese.
Cioè della mia Città.
Cioè del mio Quartiere.
Cioè della mia Strada.
Ovvero.
Del mio palazzo.
E più precisamente della sua peculiarità.
Gli abitanti.
Scendi la mattina?
Li becchi fuori al palazzo.
Torni la mattina?
Lì li trovi.
Esci il pomeriggio?
Puntuali, staranno lì.
Torni il pomeriggio, la sera?
Indovinate?
Nelle giornate in cui esci di casa più di una volta
buongiorno e buonasera e arrivederci come piovessero.
Non sarebbe un problema,
se non fosse che casa mia,
dire che è un piano ammezzato è farla alta,
e quindi in pratica è come averceli a tavola,
con te, mentre scrivi un post o cerchi di approfondire un argomento X.
E parlano, parlano, parlano.
Che cosa avranno da dirsi 10 ore al giorno?
Politica, economia, grandi sistemi....
"L'euro? Se torniamo alla lira, io prendo un milione e cento di pensione..."
"Grillo? Eh è una grande rivoluzione, se vince lui, allora vedi come
le cose cambiano..."
"Ai tempi mia....tutti sti indiani nun c'erano mica,
so' loro che sporcano"
Insomma un concentrato di banalità,
seduto fuori alla mia finestra.
E voi penserete che, in fondo, siano tipo soldati a guardia del fortino.
E invece, ovviamente, sedute con loro,
le arcinote 3 scimmie, nonvedo,nonsento e nonparlo,
(la terza ribattezzata parlosoloperfarprendereariallegengive).
Oppure penserete che, tutto sommato,
a non dare troppa confidenza, si sia salvi.
E il problema è che io,
già "strana" per loro, dato l'assetto familiare inusuale,
ho una figlia radio, che non può esimersi dal raccontargli
ogni giorno un dettaglio in più della nostra vita privata.
E la mia buona educazione,
mi inchioda e mi obbliga ogni volta
a grandi sorrisi simil paresi facciale.
Io ne ho pensate diverse,
tra cui il ddt, un t.s.o. e una doccia fredda.
Invece ogni volta passo,
saluto, sorrido
e dentro di me penso:
ecco lo specchio di questo paese.
Mentre qualcuno si preoccupa perchè non riesce a capire
cosa intendesse dire Hegel,
Qualcun' altro non si preoccupa neanche
di farsi una domanda, se non completamente inutile.






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