giovedì 14 gennaio 2016

5 vere verità sul taglio cesareo

Ed eccoci qui,
il piccolo cresce, sembra simpatico ed io,
finalmente, posso scrivere questo post che racconta del mio secondo t.c.
anche noto come taglio cesareo elettivo.

So che rischio di fare terrorismo psicologico, ma care mamme future,
io credo che qualcuno dovrà pur dirvi la vera verità, 
su alcune delle cose che succedono
e che di certo passano.
Ma dopo.
Mentre succedono  non ci pensi che passeranno.
Allora, ecco di seguito, nel mio lista-style, alcune scomode rivelazioni
fuori dai denti sul nostro adorato momento di "apertura".

- Il taglio di cui si parla è tecnicamente una piccola incisione.
Da parte a parte.
Con scavamento interno e 
con tanto di divaricazione galattica delle fasce muscolari,
una roba che manco il tacchino nel giorno del ringraziamento negli States

- Se siete fortunate, come nel mio caso, l' intervento si concluderà,
voi vi rimetterete in piedi,
ma la vostra schiena non vi seguirà.
La vostra figura somiglierà pericolosamente a quella di una vecchina
ma con molta pancia e senza bastone.
Ma le stesse rughe.

- Le vostre giornate si dipaneranno tra medicazioni,
coppette assorbilatte, asciugamani e bendaggi vari.
Dovrete dedicare al solo lavaggio del vostro corpo
mezze mattinate intere.
Presumibilmente vostro figlio piangerà esattamente, all'inizio,
a metà e alla fine.
Matematico.

- Dopo 4/5 mesi dalla nascita del marmocchio,
guardando la vostra pancia,
vi chiederanno: "quando nasce?"
(sssshhhhhh velo pietoso please!)

- Tutte le vostre amiche che hanno partorito con parto naturale
vi diranno "beata te, che non hai sofferto i dolori dell'espulsione".
Anche se l'istinto sarà quello, resistete, e non uccidetele.

In compenso,
i bimbi nati senza sforzo hanno capoccette tonde
e coloriti rosati, ma tranquille
nella stanza accanto alla vostra, 
ci sarà di certo quella che, una su un milione, 
ha un figlio bellissimo, partorito col naturale in un quarto d'ora
e che il giorno dopo gira in minigonna magra e truccatissima, 
come nulla fosse successo.

E' scientifico!

sabato 10 ottobre 2015

Cose che al secondo figlio hai dimenticato


Allora,  quest'estate ho partorito.
Avevo una femmina, cioè ce l'ho ancora,
e ho deciso di fare un maschietto, 
vabbè non ho deciso io che fosse maschio,
ma siamo stati fortunati e siamo cascati nella metà giusta delle possibilità.
E ora quindi rivivo una serie di situazioni che col tempo avevo dimenticato.
Io credo che ci sia un motivo se il cervello seleziona 
cosa conservare e cosa no, 
ed in questo specifico caso, cosa no lo decide
perchè se fosse che certe cose te le ricordi,
il secondo figlio non lo fai.
Insomma a parte il pessimo italiano notturno, 
avete capito.
In testa alla classifica delle cose che ti dimentichi, 
nel mio caso, il dolore della ferita del taglio cesareo.
Mi ricordavo facesse male, ma non quanto.
Non mi ricordavo, per esempio, 
quelle giornate in cui non ti spieghi il perchè
tuo figlio/a ha bisogno di qualcosa, 
ma quel qualcosa non è nelle tue possibilità,
le provi tutte, ma nessuna va bene,
e così passi una giornata, tetta pronta,
orecchie sanguinanti e nessuna soluzione
almeno fino a che lui/lei decide che vuole dormire
e da un secondo all'altro, sviene, lasciandoti col dubbio
che volesse solo testare il tuo livello di resistenza.
Infine, avevo rimosso le reazioni degli altri al pianto di tuo figlio.
In casa mia si parte da: 
"dai, su...dallo a me, che lo faccio calmare"
...... cullamento vario.....
......cambio di posizione......
......ninnenanne.....
.......carezze.....
.......
........
"Guarda, secondo me ha fame perchè
si mangia le mani/cerca la tetta/ gira la testa"
In sostanza vuole la mamma,
e questo era chiaro, comunque grazie dell'aiuto.
Per fortuna stavolta, 
so per certo che passerà,
almeno questo il cervello non l'ha rimosso.




giovedì 8 ottobre 2015

Consigli non richiesti - L'usato per bambini

 

Alzi la mano chi si dichiara attenta all'ambiente!
Alzi l'altra mano chi, ad un investimento di centinaia di euro per una borsettina 
stile Sex and the City, preferisce un investimento di poche decine di euro
per un aperitivo sulla spiaggia! 
(E io qua vorrei averne diverse di mani da alzare)
Alzi la mano chi sa che per produrre un capo d'abbigliamento
si utilizzano risorse ingenti, veramente spropositate 
rispetto all' effettivo uso che poi si fa dei capi, 
soprattutto quando si tratta dei primi anni di vita.
Insomma, tutto questo per dire che io, sono fortissimamente a favore
del "riciclo" dell'abbigliamento, 
che tra l'altro porta con sè una serie di vantaggi
non indifferenti compresi i rapporti umani che ne possono derivare.
Per questo, ho deciso di  segnalare alcune delle risorse,
da me personalmente testate per l'acquisto di usato per bambini,
abbigliamento, ma non solo.

Comincio con la pagina di
curata da Valentina, seria, affidabile, 
molto attenta all'igiene,  famosa perchè apri le buste delle sue cose
e l'odore di fresco pulito ti riempie le narici.

C'è poi il sito  
super ecologico, conveniente e...facile 
con articoli selezionati e molto vari, che vanno dall'abbigliamento 
ai giocattoli, ai seggiolini auto.

Per ultimo, di tenore più alto, e con un principio più strettamente di swap, 
attraverso il quale si possono "vendere" i propri abitini in disuso
per "acquistare" capi usati,  a soli 5 euro al pezzo.
Qui c'è però solo abbigliamento di marca.

Di certo comunque, in ogni città abbondano le pagine facebook
di mercatini dell'usato, anche dedicati esclusivamente alle mamme, 
con l'innegabile vantaggio di poter avere feedback immediati dei venditori
e selezionare così i più affidabili e quelli che più corrispondono 
alle nostre esigenze nonchè ai nostri gusti.
Senza tralasciare la possibilità di trovare nuovi amici! 

Naturalmente, come sempre, si accettano segnalazioni!