questa interessante mostra fotografica.
Ho collaborato con Desirée, autrice delle foto,
in diverse occasioni.
Ne apprezzo la capacità visionaria, la fattività
e soprattutto,
la grana umana.
Quindi so, che queste foto sono sincere.
Il concept della mostra,
lo virgoletto direttamente dalle sue parole:
"Rebirth è un viaggio intorno alle storie di vita di donne
che per motivi fisici o emotivi si sono trovate paralizzate dalla paura,
dall’oppressione del dolore e che poi con coraggio
hanno dato un nome diverso alla loro sofferenza
trasformandola in qualcosa di utile per se stesse e per gli altri.
Trasformazione che solo la forza creatrice e dirompente della donna
sa irrompere nelle ferite più grandi.
Rebirth è una celebrazione della cicatrice come peculiarità di bellezza.
Il segno non va cancellato ma va amato e integrato come punto di forza personale"
Questa è la sua storia.
L’AUTRICE:
" La fotografa si fa porta voce di queste storie ma in parte narra anche la sua, una delle tante ferite,
forse la più leggera che però ha risvegliato anche le più antiche.
Scoprendo di avere una malattia rara che la porta spesso ad
essere immunodeficiente ,
verifica sulla
sua pelle quanto la società non sia pronta ad accettare la malattia, il dolore.
Ma scopre anche che, quando essa stessa affronta tutto ciò con il sorriso
disarmante, la gente non ha più paura, è curiosa e positiva.
Il veicolo di questo percorso è una mascherina sterile di
quelle usate per evitare contagi.
L’autrice ne disegna tante, diverse tra loro con sorrisi, baffi, linguacce, labbra rosse.
Le stesse mascherine, scoprirà,
saranno il mezzo per rompere il muro del
silenzio con le persone.
Non tutte le barriere
dividono!
Per questo motivo alla mostra si prevede di regalare
mascherine disegnate,
per lasciare un segno, un’esperienza, per riderci su e
allo stesso tempo rifletterci."
Mascheriniamoci. ;)
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