Io non so,
l'ho scoperto tardi, Mannarino, ma poi m'ha travolta.
Questa canzone, questa melodia, queste parole,
in questo momento,
mi stanno a pennello.
Avrei potuto scriverla io,
ma non avrei saputo farlo. Non così
(consiglio, post-ascolto, una lettura secca, delle liriche)
Fatemi sapere se anche voi, dondolate la testa,
o ticchettate con le dita, già a metà canzone.
Buon ascolto.
Svegliatevi italiani brava gente
qua la truffa è grossa e congegnata
lavoro intermittente
solo un'emittente
pure l'aria pura va pagata
In giro giran tutti allegramente
con la camicia nuova strafirmata
nessuno che ti sente
parli inutilmente
pensan tutti alla prossima rata
Soldi pesanti d'oro colato
questo paese s'è indebitato
soldi di piombo soldi d'argento
sono rimasti sul pavimento
e la poesia cosa leggera
persa nel vento s'è fatta preghiera
SI SPRECA LA LUCE SI PASSA LA CERA
SOPRA IL SILENZIO DI QUESTA GALERA
In giro giran tutti a pecorone
sotto i precetti della madre chiesa
in fila in processione
in fila in comunione
in fila con le buste della spesa
Giovanni grida solo per la via:
"fermatevi parliamo di poesia"
ma tutti vanno avanti
contano i contanti
minaccian di chiamar la polizia
Soldi pesanti d'oro colato
questo paese s'è indebitato
soldi di piombo soldi d'argento
sono rimasti sul pavimento
e la poesia cosa leggera
persa nel vento s'è fatta preghiera
SI SPRECA LA LUCE SI PASSA LA CERA
SOPRA IL SILENZIO DI QUESTA GALERA
Soldi pesanti d'oro colato
questo paese s'è indebitato
soldi di piombo soldi d'argento
sono rimasti sul pavimento
e la poesia cosa leggera
persa nel vento s'è fatta preghiera
SI SPRECA LA LUCE SI PASSA LA CERA
SOPRA IL SILENZIO DI QUESTA GALERA
e la poesia cosa leggera
persa nel vento s'è fatta galera
SI SPRECA LA LUCE SI PASSA LA CERA
SOPRA IL SILENZIO DI QUESTA PREGHIERA
il giovanni che grida inutilmente potrei essere tranquillamente io aldilà dell'omonimia del nome.
RispondiElimina