martedì 4 ottobre 2011

il costo del lavoro (nello specifico del mio)

Mi sto appassionando a questo discorso del downshifting.
Anche se in realtà è da un pò di anni che seguo a fasi alterne l'evoluzione dei movimenti per la decrescita nel nostro paese, ora il pensiero si è fatto più p(r)e(s)sante.
Ora,  so bene che ci sarebbe da dire tante cose altissime sul recuperare uno stile di vita umano, sul riscoprire il valore del tempo eccetera, ma io che sono notoriamente bassissima la voglio prendere da un altro lato.
Quanto costa lavorare e cosa si ottiene in cambio.
Cioè voglio fare il cosiddetto conto della serva.
Dunque, prendiamo una giornata tipo di 10 ore di lavoro al giorno.
Sveglia, preparazione, caffè , e fin qui ci siamo, lo faresti anche se non dovessi andare a lavorare.
Raccolta pensieri prima di uscire di casa: ho preso tutto? tutte le chiavi, tutti i telefoni, tutte le agendine, pennine, fogli foglietti ecc.
E qui comincia il conteggio.
Auto - la useresti se non avessi bisogno di arrivare puntuale e magari anche riuscire e rientrare dall'ufficio sempre per impegni di lavoro?
Strisce blu - dovresti pagare 1 euro per ogni ora che passi in ufficio (cioè mediamente tra le 8 e le 10) se in ufficio non ci andassi?
Pausa pranzo - se mangiassi a casa tua spenderesti la stessa cifra che spendi per mangiarti una schifosa pizza o similare?
Supermercato/Spesa  - se avessi il tempo di fare una spesa non nei supermercati alle 7 di sera, ma potessi andare, per esempio nei mercati rionali, o semplicemente a comprare le cose nei singoli negozi, spenderesti la stessa cifra?
Cena - mangeresti le stesse cose che mangi, se avessi avuto il tempo di fare una spesa pensata invece di quella che hai dovuto fare di fretta e furia?

A questo si aggiunge se hai un figlio: 
- molto probabilmente pagherai una tatina o un asilo nido
- molto probabilmente spenderai qualche euro di telefono al giorno per sentire suddetta tatina nonchè la prole
- molto probabilmente dovrai recuperare del tempo da dedicare per esempio alla tua vita privata, che molto presumibilmente costerà dei soldi che potresti non spendere se avessi più tempo. Per fare un esempio terra terra il libro che leggi la sera prima della nanna, potresti prenderlo in biblioteca invece di comprarlo.
Tutto questo per?
Guadagnare poco più di ciò che risparmieresti a stare a casa.
Nonchè vedere gente che sul tuo lavoro si arricchisce e raramente ti concede di poter essere sotto un certo standard.
Alla fine la mia domanda è: 
Come è possibile che proprio noi donne, mamme e non, che notoriamente siamo multitasking, risolutive, altruiste e capaci di fare i salti mortali per riuscire a far tutto, come è possibile che proprio noi non riusciamo a liberarci da questo giogo senza dover necessariamente rinunciare a qualcosa?

Sono pronta ad ospitare guest posts sull'argomento.

1 commento:

  1. In realtà la soluzione ci sarebbe: uno splendido lavoro da fare autogestito, direttamente da casa tramite internet. Se lo facessimo tutte il risultato sarebbe: niente traffico alle 7,niente tate, niente spesa pazza, niente di niente, neanche però rapporti sociali per ridurci poi ad annullare quella linea sottile che divide il mondo,il lavoro,l'esterno da casa nostra ,nucleo della nostra vita ,la nostra privacy che tanto il mondo cerca di annullare!
    Sono daccordo su una cosa però, prima di accettare un lavoro si dovrebbe fare una "partita doppia" entrate ed uscite ,se il risultato è deludente,preferisco mangiare pane e olio e cercarne un'altro di lavoro!!!!!

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