giovedì 24 gennaio 2013

Mattel (a costo di sembrare bacchettona!)

NB:  Questa nella foto è la Signora Nicole Minetti. Nota, oltre che per la sua inspegabile ascesa politica, per le fantasiose e ammiccanti T-shirt. Poi qualcuno un giorno mi spiegherà senza le tette dove sarebbe mai potuta andare.

Fatta la premessa.

Sono mesi che per motivi di lavoro ho a che fare con una serie di personaggi circensi,
grazie ai quali ho provato molte fastidiosissime sensazioni di "disadattamento" sociale.
C'è, tra tutte, questa ragazzetta, di appena 20 anni, molto ma molto carina, piuttosto "elementare" nei ragionamenti, ma non direi stupida.
E' bella di suo, sembra una Barbie. Di suo.
Cioè la madre l'ha fatta già bella.
E' nata bella, è cresciuta bella ed è, l'ho già detto? Molto Bella.
Ma....
secondo qualcuno, che avrebbe potuto aiutarla nella sua "carriera lavorativa",
non aveva abbastanza tette.
Quindi questo qualcuno come ha pensato di metterci una pezza?
Le ha regalato delle tette nuove,ovviamente.
Fin qui, mi direte, cosa c'è di nuovo?
E infatti, io dico, di  nuovo non c'è niente.
La "carriera" ,ovviamente, prevede, lavorativamente parlando,
che non sia richiesto alcun talento, a parte le tette.
Ok.
Ora mi chiedo, da mamma.
Come si sentirà la madre di questa ragazza?
E da donna, è vero che solo perchè è ormai "comune",
che non ci si richieda alcun talento,
è "normale" che sia così?
Forse, è arrivato il momento, di riprendere in mano un pò di Vetero-femminismo,
di ri-puntare i riflettori su ciò che è consentito in una società civile.
Facciamo che le donne riprendono in mano il loro ruolo di donne,
non di bamboline.
Chiudiamo le succursali della Mattel, facciamo in modo da emarginare
il dilagante appiattimento verso il basso dell'immagine della "femmina".
Sarà possibile, nel 2013, avere diritto anche alla bruttezza, oltre che alla "normalità"?

PS. Lo so che pensate che la Mattel-umana, serva a sfornare escort, ma non è così.
Questa bimbetta, forse parteciperà a qualche "cena", ma la carriera nella quale si è avviata,
non è di tipo "sessuale".Altrimenti, avrebbe potuto anche avere un senso.

lunedì 14 gennaio 2013

Un'ottima sintesi (anche del mio stato d'animo... metaforicamente parlando)

Io non so, 
l'ho scoperto tardi, Mannarino, ma poi m'ha travolta.
Questa canzone, questa melodia, queste parole,
in questo momento, 
mi stanno a pennello.
Avrei potuto scriverla io, 
ma non avrei saputo farlo. Non così

(consiglio, post-ascolto, una lettura secca, delle liriche)

Fatemi sapere se anche voi, dondolate la testa,
o ticchettate con le dita, già a metà canzone.

Buon ascolto.


 

Svegliatevi italiani brava gente
qua la truffa è grossa e congegnata
lavoro intermittente
solo un'emittente
pure l'aria pura va pagata

In giro giran tutti allegramente
con la camicia nuova strafirmata
nessuno che ti sente
parli inutilmente
pensan tutti alla prossima rata

Soldi pesanti d'oro colato
questo paese s'è indebitato
soldi di piombo soldi d'argento
sono rimasti sul pavimento
e la poesia cosa leggera
persa nel vento s'è fatta preghiera
SI SPRECA LA LUCE SI PASSA LA CERA
SOPRA IL SILENZIO DI QUESTA GALERA

In giro giran tutti a pecorone
sotto i precetti della madre chiesa
in fila in processione
in fila in comunione
in fila con le buste della spesa

Giovanni grida solo per la via:
"fermatevi parliamo di poesia"
ma tutti vanno avanti
contano i contanti
minaccian di chiamar la polizia

Soldi pesanti d'oro colato
questo paese s'è indebitato
soldi di piombo soldi d'argento
sono rimasti sul pavimento
e la poesia cosa leggera
persa nel vento s'è fatta preghiera
SI SPRECA LA LUCE SI PASSA LA CERA
SOPRA IL SILENZIO DI QUESTA GALERA

Soldi pesanti d'oro colato
questo paese s'è indebitato
soldi di piombo soldi d'argento
sono rimasti sul pavimento
e la poesia cosa leggera
persa nel vento s'è fatta preghiera
SI SPRECA LA LUCE SI PASSA LA CERA
SOPRA IL SILENZIO DI QUESTA GALERA

e la poesia cosa leggera
persa nel vento s'è fatta galera
SI SPRECA LA LUCE SI PASSA LA CERA
SOPRA IL SILENZIO DI QUESTA PREGHIERA

lunedì 7 gennaio 2013

Voglio una sorellina grande e forte come me (mannaggia PeppaPig!)




Il momento doveva arrivare.
Si sa!
Ti è piaciuto farla ragionare?
Ti è piaciuto spronarla all'autonomia?
Sei stata orgogliosa di mostrare a te stessa i risultati di tanto impegno?
Ecco, bravissima. Mo t'attacchi!

Il fatidico giorno del "voglio una sorellina" è arrivato.
Peppa Pig e le sue frasette hanno fatto la loro parte,
ma di certo, un'esigenza di combattere la solitudine c'è!

Allora io e il mio compagno (che non è suo padre), abbiamo cercato,
di spiegarle un pò come funziona.

Una spiegazione semplice, il semino, si mette nella pancia e cresce.
Io temevo che mi chiedesse perchè non con il suo papà.
E mi ero molto preparata alla risposta.

Infatti la domanda non c'è stata. (solita sfiga!)

In compenso c'è stata una lunga spiegazione sul perchè lei vuole una
SORELLINA o una FRATELLINA.
E cioè non un maschietto.

Amore di mamma, le ho detto sudando,
non si può decidere il semino come diventerà.
Quando cresce, cresce come vuole
e poi come viene viene, te lo devi tenere!
Anche quando stavi tu nel pancione,
mica io avevo deciso.
Ok? Ok? Ok?
Lei ha argutamente finto di comprendere.
E di accettare questo dato di fatto.

Poi, lei che è un genio, vero,
ha aspettato di rimanere da sola con lui,
il mio fidanzato, e gli ha detto:

"Allora, ti devo spiegare, come si fa ad avere una sorellina!"

Mi serve una tata...
no, una psicologa infantile..
no, anzi....un esorcista!